Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2010
Durata:non disponibile
Etichetta:Nuclear Blast

Tracklist

  1. ANGEL OF BABYLON
  2. STARGAZERS
  3. YOUR LOVE IS EVIL
  4. DEATH IS JUST A FEELING
  5. RAT RACE
  6. DOWN IN THE DARK
  7. BLOWING OUT THE FLAME
  8. SYMPHONY OF LIFE
  9. ALONE I REMEMBER
  10. PROMISED LAND
  11. JOURNEY TO ARCADIA

Line up

  • Tobias Sammet: bass, vocals
  • Sascha Paeth : guitars
  • Oliver Hartmann : guitars
  • Bruce Kulick: guitars
  • Henjo Richter: guitars
  • Jens Johansson : keys
  • Miro Rodemberg : keys
  • Simon Oberender: keys
  • Alex Holzwarth: drums
  • Felix Bohnke : drums
  • Eric Singer: drums
  • Bob Catley: vocals
  • Cloudy Yang: vocals
  • Jon Oliva: vocals
  • Jorn Lande: vocals
  • Russel Allen: vocals
  • Michael Kiske : vocals

Voto medio utenti

Sono due giorni che ci penso. Alla fine ho deciso: apertura e chiusura delle recensioni dei due nuovi Avantasia saranno le stesse. Mi dispiace per voi, che se le leggerete entrambe troverete scritte le stesse cose, ma non posso fare altrimenti. Perché questi due dischi sono praticamente identici: accanto a song veramente degne di nota, infatti, si trovano fin troppi episodi inutili e, francamente, noiosi. Entrando nel dettaglio, la prima cosa che viene in mente dopo l’ascolto è che mai come questa volta ogni cantante ospite si muova esattamente nello spazio a lui più congeniale, attraverso linee melodiche che sembrano scritte appositamente per esaltare la voce di tutti i partecipanti. Strumentalmente, invece, la prestazione di tutti è ancora una volta sopra le righe e riesce a sollevare anche le track meno riuscite, soprattutto grazie all’incredibile lavoro dei chitarristi. Per analizzare un lavoro così, comunque, è meglio procedere passo per passo.

La partenza di Angel Of Babylon è buona: dal power di Stargazer (campo in cui a mio parere Tobias avrebbe ancora molto da dire) allo stile Edguy della title-track e di Your Love Is Evil, i primi minuti fanno ben sperare. L’impressione si tramuta in godimento con Death Is Just a Feeling, la migliore di tutto il doppio lavoro. Grazie a un’interpretazione commovente di Jon Oliva, marcio e maligno nell’intro quanto poetico e aggraziato sui refrain, la canzone è una piccola perla caratterizzata da linee vocali indimenticabili. Le successive Rat Race e Down In The Dark, invece, ci fanno ripiombare nell’anonimato dell’abusatissimo schema: “riff-strofaconsoloilbassosotto-ritornellofelice”, che sinceramente, giunti al secondo disco, ha veramente stancato. La ballata arriva con Blowing Out The Flame, carina ma non sui livelli delle ballad presenti nell’altro disco, mentre la successiva Symphony Of Life ci mostra un lato degli Avantasia finora sconosciuto, quello gothic, affidato all’eterea voce di Cloudy Yang. Pezzo carino, anche se non c’entra nulla con tutto il resto. Si prosegue con Alone I Remember, che sembra la cover di Monkey Business degli Skid Row, ovviamente riarrangiata. Promised Land torna invece a picchiare sui tasti del power metal e, ancora una volta, riesce a fare centro: veloce, divertente e con un refrain azzeccato. Il disco si chiude con Journey To Arcadia, pomposa e corale, che tuttavia non rappresenta a mio parere un episodio degno di nota.

Chi si aspettava un capolavoro epocale rimarrà deluso. Le buone idee ci sono, ma potevano essere molto più efficacemente infilate in un unico disco, che sarebbe stato da 8 pieno. Chi ama le sonorità hard rock e classic metal e chi ha gradito gli ultimi lavori di Tobias troverà di certo abbastanza materiale per divertirsi un po’, ma io proprio non me la sento di consigliarvi l’acquisto simultaneo di due dischi. Vedete voi. In fin dei conti, tra l’uno e l’altro cambia davvero troppo poco. Se invece volete costruirvi un ottimo disco, acquistando online le singole canzoni, ecco una tracklist ideale:
The Wicked Symphony - TWS
Wastelands - TWS
Dying For An Angel - TWS
Runaway Train - TWS
Forever Is A Long Time - TWS
The Edge – TWS
Stargazers – AOB
Angel Of Babylon – AOB
Your Love Is Evil – AOB
Death Is Just A Feeling – AOB
Symphony Of Life – AOB
Promised Land – AOB
Recensione a cura di Alessandro Quero

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 22 apr 2010 alle 08:26

Entrambi i dischi sono gradevoli, non risolutivi, ma di compagnia. Ritengo che (con buona pace per il buon Tobias) che uno dei punti deboli del disco sia proprio la voce del leader del progetto. Non regge il confronto con i suoi ospiti, vuoi per il timbro, vuoi per l'espressività, vuoi per l'importanza storica. Insomma, quando canta lui i pezzi perdono. Comunque questi dischi non cambieranno la storia del Rock, ma si ascoltano con piacere.

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.