La dictomia "stranamente affascinante" riassume in pieno il mio pensiero sull'album in questione. Ho adorato i PoS fin dagli esordi fino all'ultimo "Scarsik" e ora... ora non so che dire. Spiazzato e non soddisfatto come vorrei, ma quella sorta di fascino continua a girarmi attorno. Non so se mi piace o meno, sicuramente degno d'attenzione cmq. Ripasserò quando mi sarò fatto un idea più chiare proseguendo con gli ascolti
L'ho ascoltato ancora poco ma mi piace. Sarà che col passare degli anni il mondo del metal mi interessa sempre di meno, sarà che Daniel Gildenlow rimane un genio anche quando non si esprime al top delle sue potenzialità, ma questo è un lavoro che mi ha provocato a sufficienza da aver voglia di dedicarci più tempo. Ho letteralmente consumato i primi 4 album dei POS. Successivamente "BE" e "Scarsick" mi hanno parecchio deluso, nonostante in entrambi fossero contenute buone idee. "Road salt one" mi pare decisamente migliore: sarebbe stato assurdo tornare al sound degli esordi. E' evidente che oggi alla band interessa altro ma la direzione che stanno prendendo mi pare molto più sicura e definita rispetto al recente passato... speriamo bene...
Consiglio assolutamente di acquistare l'edizione limitata di Road Salt One, in quanto rappresenta la versione integrale dell'albem e non la solita edizione con bonus track inutili. Infatti No way e Road Salt appaiono in versione allungata ma non con orpelli inutili, semmai è come se nell'edizione normale del cd sia stata inserita la versione edit (stile singoli per le radio) e nella limited vi sia la versione originale. Inoltre l'album inizia con una breve traccia vocale-corale che dà subito un tocco stile opera rock anni settanta veramente notevole. Comunque lo trovo un album stupendo, incredibilmente intenso, soprattutto nella seconda parte, più drammatica e se vogliamo più classicamente Pain of Salvation. In generale, a mio avviso, non è nemmeno un cambiamento radicale, ma è come se gli esperimenti apparsi in Be e Scarsick fossero stati finalmente realizzati compiutamente e con linee vocali bellissime. Spero che finalmente il mondo si accorga di quale incredibile cantante si Daniel!
Devo dire che cresce esponenzialmente con gli ascolti, mi piace sempre di più. Ho odrinato anch'io la versione limitata con le tracce "estese" e aspetto che l'album mi si completi con un approfondito esame dei testi che, come da tradizione PoS, spero si rivelino dei veri tesori.
Trovo "Sisters" una delle canzoni più belle mai scritte dai PoS e una delle meglio interpretate da Gildenlow. Ho i brividi ad ogni ascolto.