A due anni di distanza da "Dream Child", il chitarrista finlandese si ripropone con l'eclettico "Tango", album che vede ancora la presenza della vocalist Adrienn Anta e del batterista Eddie Sledgehammer. Sempre attestato su buoni livelli musicali, la nuova fatica di
Lars Eric Mattsson, conferma i buoni propositi espressi nel precedente cd. La dimostrazione della crescita in atto è ben presente sin dalla prima traccia, "Never Stand Down" che rappresenta in maniera del tutto convincente le ottime qualità artistiche del musicista, cambi ritmici, virtuosismi e melodie cariche di atmosfera emergono con successo. "Believe" segna il passaggio a situazioni più farcite di melodie arabeggianti, strutturata con abilità e dai toni piuttosto orecchiabili, ottimo solo di una sei corde mai ossessiva. "Tango", dalle sonorità e cadenze argentine, viene impreziosita da alcuni stacchi di archi eseguiti dagli Astral Strings and Woodwinds. Con la particolarissima "The Grand Escape", ci tuffiamo nella vera dimensione di Mattsson, tracce prog e grandi intrecci di stili rendono il pezzo suggestivo e magnetico, ottima la presenza vocale di Markku Kuikka (Status Mirror). Ritmo più incisivo con l'aggressiva e forsennata "Shadows", ingredienti ben distribuiti in tutta la durata della canzone. "The Scream of My Soul" rappresenta l'aspetto più delicato e introspettivo del musicista finlandese, spruzzate jazz-funky vengono spalmate con gusto rendendo l'ascolto interessante e piacevole. Passando senza eccessivi sussulti tra "The Fire is Burning" e "Chain Me", ci imbattiamo nel miglior periodo di Tango grazie all'elaboratissima e originale "Tour De Force", gran ritmo e stacchi acustici d'effetto, ci consegnano un artista di spessore in grado di imporsi in virtù di una tecnica decisamente di qualità. "Slave to the Road " chiude in chiave blues la fatica di Mattsson, divertente e dalle cadenze pacate il motivo suggella positivamente gli intenti coraggiosi e sperimentali che si prefigge.
Un album che raccoglie influenze e contaminazioni musicali disparate e che può certamente rivolgersi ad un'ampia fetta di ascoltatori interessati a scoprire nuove rivisitazioni prog-metal-shred, senza correre il rischio di imbattersi in un ascolto noioso e ripetitivo.
Ottimo lavoro Mattsson!
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?