Le tempistiche di questa uscita discografica lasciano parecchi sospetti. In tanti hanno pensato ad un tristissimo “coccodrillo”, pronto fin dall’annuncio della malattia di Dio. Nonostante le parole di Lande, che restituisce al mittente ogni accusa, sostenendo che il disco sarebbe uscito a prescindere dalla morte del celebre singer, il dubbio rimane. Insomma, questo tributo rientra a pieno titolo tra i misteri discografici che si tirano dietro montagne di polemiche e domande destinate a rimanere senza risposta.
Ma cosa c’è in questo disco? Sostanzialmente cover. Canzoni prese dai migliori dischi di Ronnie James Dio, riprodotte con fedeltà e dedizione. I suoni sono possenti, ottimamente registrati e rendono piena giustizia alle potenzialità di questi pezzi immortali. La voce di Jorn, già in passato accostata più volte a quella di Dio, si trova ovviamente in pieno agio su tutte le canzoni. L’unico inedito presente nell’album è
Song For Ronnie James: a metà tra power ballad e mid-tempo, è tutto sommato una bella canzone e ha indubbiamente un testo molto intenso.
Jorn, mi dispiace, ma stavolta hai toppato sia nei tempi che nei modi. Nei tempi, perché questo album sarebbe dovuto uscire molto prima della morte di Ronnie oppure molto più in là. Nei modi, perché questo disco ci sarebbe stato alla grande come bonus CD insieme ad un nuovo album. Pubblicato da solo avrebbe in ogni caso avuto ben poco mercato e, considerate le critiche piovute dai fan di tutto il mondo, ora ne avrà ancora meno. Peccato, perché credo che per te, così come per la gran parte di noi, i sentimenti di stima e gratitudine per Ronnie James Dio siano profondi e sinceri. Ascoltare il tuo disco, comunque, mi ha fatto nuovamente ripensare a Ronnie, devo ammetterlo. Tuttavia, invece di correre a comprarlo, preferisco guardare tra i miei vecchi dischi e prenderne uno a caso, senza pensarci troppo. Dio, Elf, Rainbow, Black Sabbath oppure Heaven And Hell: mi bastano poche note per ritrovare immediatamente la magia che solo quella voce è in grado di dare. Non servono tributi, né troppe parole, perché la voce, la musica, il volto, la grinta e la passione di Ronnie James Dio sono già nel cuore di ognuno di noi. E fino a quando ci rimarranno, nemmeno la morte potrà davvero portaceli via.