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John Doe, quartetto di Bergamo, esordiscono con grande energia proponendo un lavoro dove convivono influenze hard rock, metal, glam, street e quant’altro. In concreto, una manciata di rock-songs solari e casiniste, che invitano a scatenarsi durante i party alcoolici o nell’atmosfera sudata dei concerti.
Trame classiche, piuttosto elementari ma schiette e dirette, che vibrano di vigore giovanile e ci raccontano di ragazze, bevute, sesso, ancora ragazze, ancora sesso, e così via. Nella maggioranza degli episodi l’atmosfera è ruvida ed epidermica, con gli aspetti strumentali ridotti all’essenziale. Buoni i ritornelli, che restano facilmente impressi nella mente, vedi “Jump or die” o “Little girl adventure”, inserita anche nella versione cantata in italiano.
Il gruppo trova qualche esitazione nel paio di brani intimisti e romantici, mostrando di essere più a suo agio quando la situazione richiede ormoni e adrenalina. Ma si tratta davvero di peccati veniali, per un disco d’esordio autoprodotto.
Quindi segnaliamo con piacere anche i John Doe nel ricco panorama rock nazionale, con le loro canzoni ricche di fisicità e voglia di divertirsi. Auguriamo loro buoni risultati anche in futuro visto che, stando a questo primo album, le basi su cui lavorare ci sono senz’altro.
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