Musicista polacco,
“Titus” Tommy Gunn è un personaggio abbastanza noto in patria, dove vanta un’apprezzata carriera densa di lavori e collaborazioni. Uno di quei veterani di lungo corso che hanno assistito al passaggio di infinite mode stilistiche, rimanendo fedeli alle proprie idee anche quando parevano ormai definitivamente superate.
Il presente disco è frutto di un progetto personale del bassista/cantante, un power-trio di solido, roccioso e puro hard’n’heavy modello inizio anni ’80. I nomi di riferimento sono i più ovvi possibili: primi Motorhead, primi Maiden, Atomkraft, Venom, Warfare, ecc, dunque materiale sfruttato oltremisura, ma il cui fascino continua a resistere allo scorrere del tempo. Il gruppo polacco ne offre un’interpretazione muscolare, ricca di energia e discreta freschezza, sfornando un classico lavoro metallico con il buon sapore dei tempi passati. Protagonista è il basso di Titus sia in fase ritmica che solistica, ben supportato dai due compari in brani ad alto voltaggio come “The bitch is (still) dead”, credibile out-take di “Bomber” o “Ace of spades”, oppure le poderose “Grand+Snow+Gorilla” e “One scotch please”, piene di infuocati duetti tra basso e chitarra.
Una raccolta di buone canzoni da parte di tre maturi rockers di vecchia scuola, che si sono divertiti a risuonare l’heavy rock/metal con il quale sono cresciuti.
Certamente un disco che troverà modesto riscontro al di fuori del mercato polacco, ma se capita l’occasione non è un prodotto malvagio per chi ama lo stile tosto e battente di qualche decade fa.
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