Ion è il progetto di Duncan Patterson, ex Anathema e Antimatter, e “Immaculada” è il secondo disco, licenziato dalla portoghese Equilibrium Music (già etichetta dei nostrani Ashram).
Il nostro fonde la tradizione celtico/gaelica dell’Irlanda con quella mediterranea/classica di Grecia e Portogallo. Servendosi di uno stuolo di guest, e usando a profusione strumenti tradizionali, dà vita ad una serie di composizioni folk che hanno quale pregio maggiore quello di portare l’ascoltatore ora sulla sabbiose spiagge di un’isoletta greca, bagnata dal mare e baciata dal sole, ora sulle cliffs della costa occidentale irlandese, a contemplare l’oceano in tempesta.
Il nostro, tra le altre cose, tenta anche di fondere le due anime di questo disco, con risultati non eccellenti a mio parere, dando il meglio di sé quando tiene separate le due tradizioni.
Le prime due canzoni, la title-track e “Temptation” rimandano al mare nostrum, al mediterraneo, con ampio uso di strumenti e melodie classiche, talvolta vicine ad un flavour mediorientale. A seguire si torna nel folklore irlandese, con le sue contee immote da secoli, il ritmo della vita scandito dal ritmo delle stagioni, e sembra primavera quando “Adoration” parte, con una suadente voce femminile che duetta con un flauto dolce.
Il disco è certamente disomogeneo, non ha un filo conduttore preciso, apparendo come una sorta di album fotografico, dove sono riportate frammenti di un viaggio, come fossero istantanee di momenti estemporanei.
A mio modo di vedere, sarà per il fatto che Duncan è comunque britannico, ma il versante celtico/gaelico convince di più, apparendo nutrirsi di un substrato spirituale più profondo.
Il risultato finale convince anche se non fa gridare al miracolo.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?