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Poison Deluxe nascono per iniziativa di Max Ear, batterista dei nostrani Ojm, che ha messo in piedi un trio con l’ex-compagno Frank Puglie e con il bassista Stephen Paski, tutti veterani della scena heavy rock/stoner di casa nostra.
Come spesso accade in queste situazioni, la proposta del side-project si allontana parecchio da quella del gruppo d’appartenenza, collocandosi in territori piuttosto originali. Qui abbiamo un disco dall’atmosfera distesa, rilassata, a tratti sognante, più in sintonia con la tranquillità di spiagge assolate o con la serenità di serate accanto al fuoco, anziché con le rabbiose tensioni del rock metropolitano. Infatti tutto si snoda, con buona eleganza, tra diverse sfumature blues e leggere tonalità psichedeliche, senza disdegnare richiami allo swing d’annata, al jazz o semplicemente al rock di ampio respiro. Alcuni brani possiedono un mood placido e sornione molto americano, come “Keep on run”, che ricorda le Desert Sessions o l’Orquesta del Desierto, oppure “I can run my way” dove ancora aleggia lo spirito del Josh Homme più recente. Altri episodi sono invece spolverati di psichedelia garage dal tono uggioso e “british”, vedi “Free demostration” e “Vortex blues” abbellite dall’uso assai equilibrato di tastiere “vintage”.
Canzoni agili e leggere, dai contorni ammorbiditi, adatte a stimolare la fantasia e ad offrire buone vibrazioni, non a scatenare gli istinti e gli ormoni.
Il lavoro dovrebbe piacere ai fans degli Ojm, che lo troveranno interessante pur se lontano dal solito materiale della band, ma anche ad appassionati rock maturi e smaliziati. Gente abituata ai progetti musicali estemporanei sul modello delle grandi formazioni statunitensi, che amano sorprendere il loro pubblico con iniziative piacevolmente particolari.
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