Dei Blut Aus Nord non si sa nulla, né la line-up, né la storia, né il volto; l'unica cosa certa è che figurano tra le prime black metal band provenienti dalla Francia, essendo attivi da quasi un decennio. Questo nuovo album, "The Mystical Beast of Rebellion", arriva a cinque anni di distanza dall'ultima uscita e si compone di sei tracce collegate tra loro, a livello lirico e musicale. Stando alle parole dell'Adipocere, quest'album dovrebbe essere il manifesto del black metal nella sua forma più pura; produzione lo-fi, velocità esasperata, minimalismo assoluto e totale uniformità sonora. Diciamo che questo nuovo full-lenght potrebbe risultare indigesto anche ai più estremisti blacksters talmente è anti-musicale e confusionario. Ad essere precisi, però, del black metal più puro e d'annata c'è solo l'intenzione, perché una drum machine orripilante e delle tastiere invadenti altrettanto insopportabili rovinano il tutto, sminuendo notevolmente l'aggressività delle composizioni. Entrare nel dettaglio delle canzoni è impossibile: come detto ogni episodio (ciascun intitolato "The Fall") è l'esatta prosecuzione del precedente, con riff essenziali e ipnotici pressoché identici, eccetto in "The Fall Charter V", unico brano nel quale i Blut Aus Nord ci concedono una tregua rallentando la velocità. Il minimalismo assoluto si riflette anche sul booklet, composto di sei pagine completamente nere spezzate solo dalla frase "This is the Decadent Work of Another non-Musical Art". Questo nuovo full-lenght è, infatti, quanto di più lontano ci sia dal concetto di "musica": essenziale, minimalista, atono, monocorde e ripetitivo tanto da gettare quasi dei nuovi standard artistici, in cui tutto viene esasperato con un effetto d'ipnosi ininterrotta da cui ci si riprende solo quando si chiude il capitolo conclusivo, il sesto del lavoro. Si tratta di un lavoro coraggioso, che come ho detto non appartiene però certo al più puro black metal. Dare una valutazione ad un lavoro del genere è impossibile, non si può essere imparziali: "The Mystical Beast of Rebellion" non è nemmeno musica, è un'idea artistica geniale che non per questo però deve essere per forza apprezzata. E' un album che può dire tutto e nulla, che può essere visto come un capolavoro o come un ronzio fastidioso dall'inizio alla fine. Da 10 o da 0. A voi la scelta...
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