I tedeschi
Dew-Scented giungono all’ottavo album di una longeva carriera, essendo in giro dal 1992.
Due sono le caratteristiche della band, la prima è che, al pari dei
Morbid Angel che amano iniziare il titolo di ogni loro album con una lettera dell’alfabeto diversa dalla precedente e progressiva dalla A alla Z, i nostri amano iniziare i loro album sempre con la lettera I, infatti questa è la volta di “
Invocation”.
La seconda caratteristiche dei Dew-Scented è la loro fedeltà al thrash metal duro e puro, fatto di ritmiche schiacciasassi, riffing tritatutto e vocals sgraziate, con l’unico obiettivo, palese, di spazzare via tutto e tutti.
A pensarci una band così, soprattutto dopo sette dischi, non avrebbe più motivo di esistere, avendo già detto tutto, e, comunque, senza aver mai prodotto memorabilie.
Eppure va rimarcata lodevolmente la passione e la voglia che la band ha di rimanere fedele a sé stessa e al proprio credo brutale e inverecondo, perché canzoni come la title-track e “
Global Hysteria” sono destinate a non fare prigionieri dal vivo.
Buona la produzione, in bilico tra tradizione e modernità, capace di amplificare un groove pulsante e bestiale.
Per il resto “
Invocation” mi sembra un disco “only for fans”, dei
Dew-Scented e del thrash metal in generale.
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