Quale orrendo mostro potrebbe nascere dalla fusione di nomi come Undertakers, Tsubo, Dr. Gore e The Orange Man Theory?! Facile, i
Buffallo Grillz, una band che ovviamente presenta un menù rigorosamente a base di Grindcore.
Grind Canyon è il loro esordio ufficiale e ci mette veramente poco a farsi apprezzare, anche perchè avere in formazione gente simile è praticamente un attestato di garanzia. Nelle 17 schegge impazzite che compongono questo album è un continuo omaggiare la basi del Grindcore come natura lo ha creato, e quindi giù con canzoni estremamente sintetiche ma altrettanto devastanti e scorrevoli, per non parlare delle vocals del gigante Giannone, come al solito profondo e brutale. L'immaginario è un altro elemento che a quanto pare conta molto nell'economia artistica dei Buffalo Grillz, e tutti i vari riferimenti alla cultura vagamente western non fanno che aggiungere maggiore personalità all'insieme. Da segnalare anche i testi, mai banali o scontati, anzi, ci sono molti giochi di parole con la parole grind, un segno di forza e attitudine. Per come stanno ora le cose questo primo cd intitolato Grind Canyon va più che bene, spero soltanto che il progetto trovi una cera continuità e non si esaurisca presto, come del resto spero anche in una rinascita degli Undertakers, e sarebbe anche ora.
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