Uno dei dischi del 2010.
Poche parole per colpire dritti nel segno ed affibbiare a questo "
Til Alle Heimsens Endar" il giusto riconoscimento, trattandosi di un'autentica perla di black folk metal, basata sul "
Heimskringla" di Snorri Sturloson, probabilmente la più famosa ed amata saga degli antichi re vichinghi.
"Til Alle Heimsens Endar", ovvero "
Fino ad ogni fine del mondo", è un notevole passo avanti dei
Galar rispetto al pur buon esordio del 2006 intitolato "
Skogskvad": oltre ad una maturazione del songwriting ed un perfetto bilanciamento tra melodia, aggressività, cori puliti e blastbeats, si intuisce chiaramente la volontà di compiere qualcosa di più importante, anche tramite l'utilizzo di strumenti classici al posto dei sintetizzatori, come viole, violini e violoncello, pianoforti e contrabbasso, nonchè la bravissima
Cecile Langle alla voce femminile.
L'intro "
Frospill" già conferisce quell'aura drammatica di scuola classica al disco che esplode nella sua furia e bellezza nella seguente "
Ván", un brano epico e fiero che ricorda i migliori Windir che furono; qui si intrecciano vocals in pieno stile black, chitarre aggressive, assoli sognanti e gelide atmosfere, sancite evocativamente dalle acustiche e dai curatissimi cori dei Galar, al secolo
Marius Kristiansen ed
Are Lauritzen, che in due solamente riescono a dare una profondità difficilmente riscontrabile in dischi come questi.
Ovviamente il disco è interamente cantato in norvegese, sebbene nel nutritissimo booklet siano presenti delle introduzioni in lingua inglese che spiegano e descrivono ogni brano; la qualità media è impressionante e non ci sono cali durante i 42 minuti di durata, nemmeno durante le strumentali "
Det Graa Riket", quasi un estratto di musica classica, e la conclusiva outro "
Etterspill", che anzi sono due gioiellini, così come assolutamente superlativa risulta "
Grámr", che sfiora i 10 minuti di durata, con un break centrale assolutamente mozzafiato.
La produzione affidata ai celeberrimi Conclave & Earshot Studios, già casa di gruppi come
Enslaved, Taake e Helheim, con Bjornar Nilsen dietro la console e la magnifica copertina completano il lavoro perfetto che i
Galar hanno portato avanti con "
Til Alle Heimsens Endar": raramente il viking metal è andato così in alto.
La scuola di Bergen non tradisce ancora una volta e ci consegna un nuovo album in cui credere, da sognare e da vivere.
Obbligatorio per tutti gli amanti di Enslaved, Vintersorg, Einherjer e Borknagar.