Aspettavo con una certa impazienza un qualsiasi segnale di vita da parte dei
Nightfall, uno di quei gruppi che può tranquillamente dire di aver fatto la storia del Metal estremo del suo paese di origine, la Grecia. Sei anni dall'ultimo disco in studio sono tanti, anche per le attuali leggi del mercato musicale, si rischia di essere dimenticati e di non poter più sfruttare quanto di buono fatto nel tempo. Già è difficile capitalizzare un buon numero di appassionati fedeli, (è inutile girarci intorno ma i cd non si vendono più come una volta), assumersi anche il rischio di allontanarsi dalle scene è pericoloso. I Nightfall non avranno di questi problemi proprio perchè questo ritorno intitolato
Astron Black And The Thirty Tyrants può essere serenamente considerato come il loro miglior album sotto svariati punti di vista: l'ispirazione, tutte le canzoni hanno un qualcosa di concreto da dire, una linea melodica soddisfacente e un assemblaggio equilibrato e maturo. Gli arrangiamenti, mai troppo complessi, anzi, contribuiscono alla libera e facile fruizione delle loro idee. La produzione, professionale, potente e cristallina. Il loro retaggio stilistico si è ormai consolidato e non è il caso di aspettarsi ora certe sorprese, eppure anche stavolta hanno avuto la capacità di spostare il loro sound un po' più avanti senza snaturare nulla. La loro commistione di Black Metal, di Death Metal melodico e di arrangiamenti dal sapore Folk, o che comunque sia rimandano alla loro cultura e tradizione, sono semplicemente di ottima fattura. E' il caso di spendere anche due parole per la copertina, caratterizzata da un disegno che ben rappresenta il contenuto musicale che ritroverete in Astron Black And The Thirty Tyrants, c'è un qualcosa di arcano e di energico in tutto questo, e non dispiacerà ai fans che li seguono da anni come a chi per la prima volta verrà a contatto con i Nightfall.
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