Questo è un album su cui non voglio soffermarmi molto, vuoi per l'incredibile complessità tematica che sta dietro al lavoro, vuoi per l'altrettanto elevata difficoltà richiesta all'ascoltatore per assimilare la musica. E' sufficiente la prima vera traccia (dopo un'oscurissima intro che mi ha ricordato gli intermezzi tra le canzoni di "Moon In The Scorpio" dei Limbonic Art) per accorgersi della particolarità che sta dietro a "The Work Which Transforms God": ritmiche cacofoniche al limite del sopportabile, piccoli lead assolutamente a-melodici, la drum machine che pulsa in continuazione... un alternarsi di nere e terrificanti visioni accompagnate dal suono marcio e decadente che i tre francesi sono riusciti a creare. Più avanti la musica cambia leggermente, tra pezzi quasi ambient, tastiere a volte fuori luogo, un tappeto batteristico velocissimo... il black metal nella sua forma più pura, artistica, attinge forma dal complesso costrutto ideologico della band, un'insieme di idee e di manifesti che va letto più volte prima di poter assimilare l'album (fare riferimento al sito ufficiale per ulteriori informazioni, in lingua francese). Solo comprendendo cosa sta dietro alla struttura delle varie canzoni si potrà riuscire a dargli un senso, in caso contrario la sensazione sgradevole di ascoltare del rumore si farà sentire fin da subito. E questo sarebbe un grave errore. Assolutamente non valutabile.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?