Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2003
Durata:44 min.
Etichetta:Deadsum
Distribuzione:Risingworks

Tracklist

  1. HEADSHAKER
  2. ROCKER RAM
  3. WINGS
  4. FACE THE BLIZARD
  5. VIKING
  6. BLOOD SPORT
  7. YELLOW PUTREFACTION
  8. ENERGY
  9. ONY YOUR DREAMS
  10. SERIAL KILLER
  11. ONLY FOR THE RAIN CREW

Line up

  • Tronco: voce
  • Lucio: chitarra
  • Amos: chitarra
  • Gino: basso
  • Mario: batteria

Voto medio utenti

Chiudete gli occhi e mettete nel lettore questo album… il tempo vi sembrerà essersi fermato nel pieno degli anni '80, quando a farla da padrona era la NWOBHM, un periodo magico e indimenticabile per ogni amante dell'heavy metal. I Rain fanno davvero il botto con questo platter e riescono a mettere a frutto tutta l'esperienza (ormai ventennale) di cui dispongono proponendoci un sound che nonostante sia fortemente legato al periodo di cui sopra, ha dalla sua un'indubbia freschezza e suona precisamente come dovrebbe suonare un disco metal del 2003. Rispetto al passato, anche recente, si nota subito come la produzione sia molto curata, segno che il contratto discografico di fresca data con la Rising Works sta già dando i suoi frutti. Inoltre il disco contiene una ricchissima parte multimediale con la storia della band, diversi mp3 dal vivo, le foto e tanto altro.
Il marchio di fabbrica Rain è evidentissimo anche se nel disco tutti gli elementi che nel corso degli anni hanno caratterizzato il loro sound sono resi al meglio e valorizzati come non mai. Il titolo, Headsheker, è una vera e propria dichiarazione di intenti e si comincia proprio con la title track che è un concentrato di potenza, un assalto sonoro che si preannuncia come una vera bomba dal vivo. "Rocker Ram" e "Wings" sono due classiche metal song sulla scia del più classico maiden sound e nelle quali si mette in luce un Tronco mai così alto nei suoi acuti e nelle sue impennate. "Face the Blizzard" stupisce per la sua carica, un brano che trascina dalla prima all'ultima nota, da cantare a squarcia gola dopo un solo ascolto, pur senza risultare banale o scontato. Ed è forse proprio questa la bellezza di questo disco, cioè la presenza di ottimi brani, facilmente memorizzabili, ma che non lasciano quella sensazione di "già sentito", fin troppo diffusa in questo genere di produzioni. "Viking" è una stupenda canzone basata su ritmi abbastanza cadenzati, alla Manowar, mentre "Blood Sport" sembra essere uscita dalla mente di quel geniaccio di Harris e fatta apposta per essere riprodotta dal vivo e scaldare a dovere la folla. I Nostri ci riportano indietro di qualche decennio con "Yellow Putrefaction" che sembra una versione del 2000 di una rock and roll song anni '60. Il finale è all'insegna dell'energia e non a caso la traccia seguente si intitola "Energy", prossimo cavallo di battaglia della band, uno splendido esempio di come i Rain siano capaci di sfornare canzoni dalla presa immediata. Amos snocciola assoli di gusto e Mario scandisce alla grande il tempo con una batteria che non è mai stata così potente in un finale che chiude come meglio non si potrebbe il disco: "Only your Dreams", Serial Killer" e "Only for the Rain Crew" sono un trittico da brividi che fa venir voglia di ascoltare nuovamente un disco che si candida come uno dei migliori nel suo genere, uscito negli ultimi anni. Dopo molti, forse troppi anni passati in sordina nell'underground, la speranza è che un disco di questa caratura possa finalmente ripagare Lucio e gli altri delle loro fatiche con un meritatissimo successo.
Recensione a cura di Alessio 'Slayer' Noè

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