Dopo essere stato rimandato per non meglio specificati problemi, è finalmente nei negozi il primo album live dei
Down capitanati dall'ex Pantera Phil Anselmo.
"Diary Of A Mad Band" si presenta come un box 2CD+DVD che, come spiegato dalla voce narrante di Anselmo all'inizio del DVD, vuole essere un live a tutti gli effetti, registrato senza "agiustamenti" in fase di mixaggio e produzione per mantenere vivo lo spirito live, a costo di tenere anche le stecche (che ci sono) pur di offrire un prodotto che fosse il più vicino alla dimensione dal vivo dei Down. Partiamo dal doppio cd: a differenza del DVD, ripropone per intero il concerto che la band ha tenuto a Londra nel 2006 e propone una selezione dei migliori brani contenuti in
"NOLA" e
"II: A Bustle In Your Hedgegrow", mostrando una band che dal vivo ruota attorno al carisma innegabile di Phil Anselmo, vero mattatore anche se da un punto di vista strettamente vocale la sua prestazione è tutt'altro che perfetta, soprattutto sul lentone "Jail" dove la tentazione di skippare al pezzo successivo è fortissima. Peccato, perchè la canzone è davvero stupenda. In generale comunque gli errori di Anselmo sono sopportabili, se non altro danno la sensazione di assistere ad un live, con tutte le imprecisioni del caso. La band dietro di lui invece suona compatta e decisa, sospinta dalla sezione ritmica di
Jimmy Bower ed accompagnata dai riff sludgeosi e fottutamente southern della ditta
Pepper Keenan/
Kirk Windstein, ben sottolineati dal sempre puntuale
Rex Brown al basso. Inoltre, cosa non da sottovalutare quando si parla di album dal vivo, il pubblico è ben udibile ed accompagna spesso la band su canzoni come "Stone The Crow", "Lifer" (con dedica a Dimebag Darrel), "New Orleans Is A Dying Whore", "Bury Me In Smoke", "Losing All" o "Lysergic Funeral Procession".
Passando al lato DVD, non si tratta di una mera riproposizione del doppio cd: infatti il DVD si presenta con una scaletta differente (anche se alla fine della fiera i pezzi sono i medesimi), dove i vari brani che costituiscono la setlist appartengono a differenti concerti. Una sorta di patchwork di varie esibizioni insomma, scelta piuttosto insolita ma che comunque rende bene l'idea di un tour diary, scopo annunciato di "Diary Of A Mad Band" (come d'altronde il titolo suggerisce), dove le immagini sono quelle riprese dai vari roadie da sotto, a lato e dietro il palco. Facile notare che le immagini siano state montate prendendo quelle di concerti diversi, e quindi capita che durante uno stesso brano si veda Anselmo con la camicia nera e poco dopo in casacca rossa. Le riprese danno veramente l'impressione di assistere al concerto in prima e sono montate in maniera sapiente, alternando primi piani dei vari musicisti a panoramiche più ampie, in una specie di "bootleg ufficiale" che è molto piacevole da guardare. I brani inoltre sono interavallati da brevi spezzoni che mostrano la band alle prese con la vita on the road, tra relax post esibizione o prima di salire sul palco. Inutile che stia qui a descrivere l'energia che il combo di New Orleans sia in grado di spirigionare dal vivo, chi ha avuto il piacere di vedere i Down dal vivo sa di cosa sono capaci e soprattutto ha potuto saggiare le indiscutibili dorti di frontman di Phil Anselmo. Un vero peccato che il gruppo non abbia incluso l'apparizione al Gods Of Metal 2006 nel DVD! Inoltre si sarebbe potuto ampliare la parte riguardante la vita on the road del gruppo, e creare quindi una sezione extra che avrebbe arricchito il DVD.
Ricapitolando, l'assenza di contenuti extra, di un libretto (sicuramente la lacuna maggiore) e la totale assenza di materiale estratto da "III: Over The Under" (ovviamente, visto che il contenuto di "Diary Of A Mad Band" risale al 2006) rappresentano i punti deboli di questo live album, che potrebbero disincentivare all'acquisto gli ascoltatori ed i fan più esigenti. Di positivo rimane comunque la testimonianza genuina di quello che i Down erano nel 2006. Avrebbe avuto più senso forse recuperare materiale più recente che abbracciasse tutta la discografia del gruppo, e magari fornire qualche contenuto extra (materiale bonus, booklet, appunto..) che ormai sono indispensabili per uscite di questo tipo. "Diary Of A Mad Band" si caratterizza quindi come un live album sincero ed essenziale, senza troppi fronzoli che possiamo consigliare ai fan della band più sfegatati. Per chi è a digiuno totale dei Down, sono forse più indicati i tre album in studio.