Metal.it chiama Houston...
... rispondete!E da Houston gli
Helstar continuano a rispondere all'appello, come hanno fatto, nonostante qualche lunga pausa, sin dal loro esordio "Burning Star" (1984), quando alle redini del gruppo c'erano già Larry Barragan e James Rivera, fino al nuovissimo "Glory of Chaos" dove si ripresentano con una formazione che differisce da quella del loro secondo album, "Remnants of War" (1986), ma anche dal più recente "The King of Hell" (2008), per il solo batterista: il nuovo acquisto Mikey Lewis, già incrociato con i Distant Thunder. Pertanto al fianco di Rivera e Barragan ritroviamo sia il chitarrista Robert Trevino sia il bassista Jerry Abarca, a ricreare quel nucleo storico che dal passato degli Helstar recupera anche tutta la passione per l'Heavy Metal, o meglio per quelle mazzate Thrash old style che i nostri piazzano su una rocciosa base di Power/Speed made in USA.
L'ugola di Rivera (troppe le sue collaborazioni per citarle tutte) sferza "Angels Fall to Hell", opener che mette apertamente (e violentemente...) in piazza le pulsazioni Thrash degli Helstar, che poi replicano, ancor più cattivi e feroci, sulla successiva "Pandemonium", fatalmente accostabile ai Testament. L'aria resta torrida per tutto il prosieguo dell'album, senza alcun cedimento, ritmica martellante e chitarre (gran bella prova la loro) che menano fendenti assecondando l'assalto vocale di un Rivera in grande spolvero. Canzoni come "Monarch of Bloodshed", "Bone Crusher", "Dethrap", la slayeriana "Anger", e quella scheggia impazzita che si rivela essere "Alma Negra", mazzolano a destra ed a manca, con le atmosfere che rallentano parzialmente, incupendosi, solo su "Summer of Hate" (con tanto di intro con uno stralcio di intervista a Charles Manson) e sulla
speed & heavy "Trinity of Heresy", giusto per non prendere in considerazione "Zero One", breve outro acustica che ci congeda, provvisoriamente (voglio ben sperare), dagli Helstar.
Gli anni passano, ma l'energia non tende a mancare, anzi... gli Helstar sembrano più spietati ed in palla che mai!
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