Un muro di granito: ecco come si presenta il riff di
Mob Rules che apre un disco live che non può assolutamente mancare sugli scaffali di tutti voi.
Pochi secondi dopo, il boato della folla lascia intendere che sul palco è salito
Lui, il grande
Ronnie James Dio. E il “
K’mon” che esce dalle casse ti regala un brivido indescrivibile.
Se l’opener ha del clamoroso, altrettanto si può dire di ogni singolo pezzo incluso in
Neon Nights: basta leggere la scaletta per immaginarselo.
Children Of The Sea è intensa e cullante,
I un rullo compressore, i pezzi dell’ultimo album si incastrano alla perfezione tra piccole perle raccolte da un discografia breve ma inarrivabile per chiunque altro. E se tutto ciò non bastasse, la tripletta finale fa spavento: una furiosa
Die Young, una lunga versione di
Heaven & Hell e la roboante
Neon Knights.
Le prove dei singoli, poi, sono assolutamente da incorniciare:
Dio intenso ed emozionante,
Iommi favoloso ed ispirato,
Butler una macchina da guerra,
Appice assolutamente perfetto.
Non ho visto il DVD, ma ho avuto la fortuna di seguire questo tour dal vivo e posso solo dirvi una cosa: pura magia. Magia che ritroverete assolutamente al 100% in questo disco.
Operazione commerciale? Può essere, ma Dio stava lavorando proprio alla produzione di questo disco prima di lasciarci. A questo punto, comunque, davvero non mi importa: questo è un album imperdibile, fiero e potente, in grado di far capire a chiunque la differenza tra chi rappresenta la storia di un genere e chi si limita a scimmiottare strimpellando i propri strumenti. Più che un disco è un vero e proprio monumento, non solo alla memoria di Ronnie James ma anche in grado di celebrare una band che al metal ha dato tantissimo. L’unico voto possibile è 10, senza se e senza ma.