Negli
Ignition Code ritroviamo sia il cantante dei Sawthis, Alessandro Falà, sia il loro bassista, Gaetano Ettorre, ma dagli autori di "Egod" gli Ignition Code sembrano riprendere anche quelle stesse basi musicali sulle quali ricreano il loro
Melodic Math-Death, come si autodefiniscono nella biografia.
Ed in realtà questa definizione potrebbe anche starci, buttata lì a avvallare un sound schizzato, violento, imperioso, al quale danno un importante apporto le chitarre di Sabatino Fossemò e Marco Di Carlo, che in alcuni passaggi vanno a scomodare soluzioni che sanno di In Flames e Soilwork.
La melodia fa capolino qua e là, a livello dei ritornelli, in qualche giro di chitarra e nei brevi momenti di quiete che precedono la tempesta.
Sonora ovviamente.
"Human B.P.M." e "Gamegear" corrono all'impazzata, e qualche urlaccio (comunque ben controllato), il drumming spezzacollo di Guido Borraccino e le chitarre belle spesse, garantiscono un approccio frontale che si frena solo all'altezza del refrain. Nessuna requie nemmeno con la conclusiva "Mikrokid", dove gli Ignition Code osano maggiormente nel mettere in mostra un MetalCore intriso di groove e dalle tentazioni catchy.
Qualche eco di Fear Factory, Meshuggah e Mnemic, ma un sound fondamentalmente votato ad un Metal estremo ma allo stesso tempo moderno, non toglie nulla ad un demo, peraltro ottimamente registrato, che ha la sola pecca nello scarno minutaggio.
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