E' uno scherzo?
Ero rimasto, tanti anni fa (2003 se non sbaglio...) a dei
Defiled più che onesti, a volte anche convincenti, ma mai avrei potuto immaginare che in tutti questi anni di silenzio ed assenza che si fossero così arrugginiti al punto di divenire fastidiosi ed inascoltabili.
I quattro giapponesi ce la mettono tutta per risultare pessimi sotto ogni punto di vista, copertina esclusa: già la produzione è alquanto deficitaria, satura oltremisura, e quindi assai fastidiosa all'ascolto, in più il brutal death dei nostri eroi del sol levante risulta assai sconclusionato, caciarone e senza un minimo di costrutto: quel che è peggio è che tutta questa violenza sonora non ha nemmeno l'impatto dalla sua. Riffs totalmente inefficaci, talvolta cacofonici, drumming approssimativo, da questo marasma si salva unicamente la voce di
Kenji Sato e null'altro.
Dei dieci brani proposti, più due inutili intro ed outro, non se ne salva nemmeno uno, è record!
Rimaniamo basiti di come una band con tutti questi anni di attività alle spalle, essendo stata fondata nel 1992, riesca a concepire un album così debole ed ancora più basiti da come una label con tanta esperienza come la francese
Season of Mist decida di pubblicare una nefandezza come questa.
"In Crisis" sarebbe stato un disco pessimo persino 15 anni fa, figuriamoci oggi con la crisi (appunto...) di denaro e mercato che l'industria discografica sta attraversando.
Ma dico, nuovamente, scherziamo?
Evitatelo come la peste nera.
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