Ho la nettissima sensazione che
Varg Vikernes (
Burzum per chi negli ultimi 25 anni ha vissuto su Giove) abbia nel suo personale studio di registrazione altri quattro dischi pronti da sfornare. La lunga detenzione, la noia, la voglia di riscatto... sono tutti elementi che hanno influito molto sulla creatività di questo musicista che definire controverso è un eufenismo.
A poco più di un anno dal precedente disco intitolato
Belus adesso è il turno di questo nuovo album chiamato
Fallen, un cd che già dalla copertina in qualche modo anticipa i contenuti e le atmosfere sonore contenute al suo interno.
Rispetto al disco precedente non ci sono chissà quali grandi stravolgimenti stilistici, ma qualche piccola "innovazione" traspare e fa pure un certo piacere constatare come Burzum abbia ancora voglia di spingersi oltre, e ci tengo a ribadirlo: "oltre" in questo caso non significa darsi al Progressive Rock.
C'è un uso più dettagliato della melodia, come anche delle voci pulite, ebbene si, Varg in qualche frangente ha deciso di lasciarsi andare a questa sorta di esperimento che in primo luogo risulta vincente, e in secondo dona all'intero disco una sorta di vena epica. Ascoltando brani come
Jeg Faller,
Valen e
Budstikken è impossibile non riscontrare quelli che sono gli stilemi tipici del suono Burzum, con quei riff gelidi e ipnotici che allo stesso tempo si imprimono immediatamente nella mente, e che soprattutto crescono ascolto dopo ascolto (esattamente quello che dovrebbe succedere in ogni disco di qualità).
Ascoltando varie volte Fallen si può intuire nelle righe un Varg Vikernes più rilassato, forse più lucido sui propri mezzi espressivi, senza quella sorta di tensione oscura che si poteva ascoltare nei suoi ferali esordi discografici. Fallen è senza ombra di dubbio un buon disco Black Metal, con ampi accenni melodici (ma non pacchiani) che donano dinamismo ed elasticità all'opera in tutta la sua complessità, certo ad essere onesti fino alla fine un brano come
Til Hel Og Tilbake Igjen poteva pure essere accantonato o comunque sia sostituito da un qualcosa di più concreto e valido, come se nel suo archivio non fosse disponibile un altro pezzo.
Oggettivamente non posso quantificare l'efficacia di un disco come questo nel 2011, del resto la storia che conta nel Black Metal è già stata scritta (in gran parte da Burzum stesso) anni fa. Adesso restano i buoni album, e nel caso di Varg Vikernes si può stare sicuramente tranquilli.
Se avete amato Belus non avrete alcuna difficoltà nel fare "vostro" questo nuovo Fallen, chi ha sempre odiato Burzum non cambierà idea ora.
Poco ma sicuro.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?