Gli alfieri del vì metal sono tornati! Dopo un’attesa di diversi anni dall’ultimo lavoro in studio, ovvero lo splendido “Stand By Vì” del 1999 , ecco che un culo stellare ci accoglie sulla copertina del nuovo lavoro dei marchigiani Kurnalcool intitolato “Takki a Beve”. Dopo aver rivoluzionato la formazione con la sostituzione dell’intera sezione ritmica (notare che i Kurnalcool hanno tutto doppio a parte il basso!) e l’introduzione dei nuovi J.J. Guasto e Max Vortex alla batteria e Andreas Kleinestein al basso, la band di Falconara ci introduce a nuove storie di vita vissuta, ovviamente in chiave rigorosamente alcolica. Musicalmente parlando e facendo un paragone con quanto proposto dai nostri in precedenza possiamo dire che gli etilici si sono leggermente alleggeriti, infatti non troviamo più dei brani al fulmicotone come gli storici “Skioppa Nicò”, “Porta ‘na Donna” o “Svinavyl”, praticamente delle sfuriate thrash, ed oggi la band si dileggia a metà tra un buon heavy metal di estrazione classica ed un hard rock sanguigno che ottimamente si confà alla loro attitudine ed agli esilaranti testi che da sempre sono la descrizione della giornata tipica del sottoscritto ma sicuramente anche moltissimi di voi: chi potrebbe infatti negare di essere perfettamente descritto alla domenica mattina in “Day Vì After” dopo la sbornia rimediata il sabato sera? A parte questo, che a mio avviso è il pezzo più riuscito del disco, troviamo altri ottimi momenti con l’opener “Nonna D’Acqua”, probabilmente il brano più trascinante, la sorprendente ed articolata “Non Sai Perché” che per una volta lascia il vino da parte e si cimenta in un testo “esistenziale”, le scatenate ed allegre “Tanto Poi Ce Guardamo” e “Sbregamo Tutto” ed addirittura la ballad “Non Me Credi Più”, straziante confessione di un imbriagone pentito. Da segnalare inoltre la cover degli Ac/Dc “Touch Too Much” qui trasformata in “Stazzi De Qua Bevi De Là” e “Volemo Andà al Festivalbar” con un divertentissimo pezzo cantato in rap che ci svela il motivo per cui i kurnakkioni desidererebbero apparire al fianco di Fiorello e la Marcuzzi… In definitiva solo un brano non convince troppo, ossia “Pogo con Pogo” che risulta un po’ troppo anonimo nel quadro generale dei nuovi brani: il nuovo “Takki a Beve”, prodotto con la solita encomiabile cura con un booklet curatissimo e fiero di una buonissima registrazione, ci consegna come al solito la band di John Big George e Ricky Tyger Bigwhite in formissima con la coppia di chitarre Cecotto/Trilling in grande spolvero e pronta a regalarci altri undici spezzoni di vita in chiave rigorosamente vì metal: non lasciate(ve)li scappare!

Per contatti ed info: www.kurnalcool.net