Per uno strano scherzo del destino è giunto in redazione prima l'EP di tre brani "
Advent of..." rispetto al full length "
Worshippers of the Seventh Tyranny" che in realtà è uscito con qualche settimana di anticipo.
Come ribadito in sede di recensione dell'EP, non si capisce l'utilità di due uscite così ravvicinate, così come non si capisce la scelta di pubblicare un disco di 38 minuti contenente un solo brano...proprio da 38 minuti. Un passo decisamente più lungo della gamba da parte degli
Impiety, formazione di
Singapore in attività da ben 20 anni che è ben salda ed ancorata al passato e dedita ad un thrash death super old style, completamente ottantiano, tra
Venom, vecchi
Bathory,
Slayer e chi più ne ha più ne metta.
Nonostante non siano mai riusciti a farsi un nome in Europa al di fuori della più severa nicchia underground, bisogna ammettere che la band ha un proprio perchè, che risiede principalmente nella semplicità e nell'efficacia della proposta musicale, basata su 4 o 5 riffs in croce, di sicura presa e di facile assimilazione, grazie ai ritmi in crescendo, ai mid-tempos che ti fanno sbattere il capoccione senza nemmeno che tu te ne accorga, agli assoli seplicissimi ma epici e melodici, che culminano in momenti topici assai pacchiani se vogliamo ma fottutamente metal.
Chi siamo noi per fermare la marcia di questa formazione? Come possiamo permetterci di mancare rispetto a questa devozione per gli anni '80?
Con la speranza che queste bislacche ed esagerate decisioni di album monobrani da 40 minuti non vengano ripetute, ribadiamo la nostra "misurata" stima per gli Impiety, che tutto sommato il loro posticino nel panorama metal attuale se lo sono meritato.
Per tutti coloro che vivono nel passato, per tutti gli amanti dell'old style a tutti i costi e per tutti i sostenitori del metal di Singapore! (uhhh, una marea in Italia...)
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