Se esiste un disco a cui sono particolarmente legato è proprio questo '
Ready to Strike', esordio dei
King Kobra. Per un motivo molto semplice: i King Kobra sono ricordati per aver avuto tra le fila il cantante
Mark Free e del singer si ricordano molto spesso capolavori come
Signal e
Unruly Child, più il suo disco solista, tutti album che hanno fatto la gioia degli Aor maniacs. ma i King Kobra furono dei veri assi a metà anni ottanta, in quanto già all'epoca c'era chi storceva il naso per acts annacquati sulla scia dei
Bon Jovi, rimarcando il fatto che i seventies dell'hard rock americano vero provenivano da gente più 'ruvida' come
Starz o
Legs Diamond e, proprio con i King Kobra, ravvisavano una sorta di congiunzione astrale nel solco della tradizione più tipicamente roboante e hard & heavy.
In effetti 'Ready to Strike' suona ancora oggi, come i contemporanei e bravissimi
Kick Axe di '
Welcome To The Club', piuttosto armed & dangerous, non ovviamente alla
Anthrax ma sicuramente facente parte di quel vero suono H.M. di classe (e vigoroso) che nell'85 era quanto di più moderno si potesse udire.
L'opener e title track per chi scrive è un vero e proprio inno; l'inizio epico/pomposo lanciato in orbita da tastiere da opus magnum, prima che il riff (potrebbero benissimo essere i
Savatage di '
Power Of The Night'!) torrenziale vi trascini ben bene per i capelli.
A 'stemperare' il tutto verso il class metal c'è la voce, come detto, di Mark Free che consegna agli annali un coro da leggenda.
Segue '
Hunger' altro brano perfettamente equilibrato tra potenza di chitarre al cobalto e melodie robuste, prima della sinuosa '
Shadow Rider' con acrobazie vocali di Free.
'
Shake Up' immette ottani nel motore di 'Ready To Strike', così come '
Breakin' out' si appoggia su un altro riff vincente, ed è chiaro che i King Kobra fanno di melodie muscolari e dinamiche la loro carta vincente. '
Tough Guys' mostra tutta la classe nell'esplorare minuziosi arrangiamenti, stavolta leggermente poppeggianti, mentre '
Dancing With Desire' è lo slow moment, il brano romantico di 'Ready To Strike'. ma è solo un attimo perché '
Second Thoughts' riporta il songwriting in territori più hardeggianti suggellando un altro punto forte dell'album. Chiude '
Pièce Of The Rock' infuocata ed arroventata del vero rock arena, come un tuono che squarcia la notte.
Il secondo '
Thrill Of A Lifetime' per chi scrive non riuscirà a ribadire tutte le ottime qualità di 'Ready To Strike', troppo impostato su musica da fm con arrangiamenti spesso effimeri, dove solo la clamorosa '
Overnight Sensation' sembrava un follow up di 'Ready To Strike', album magnifico che fece sognare il ritorno di sonorità alla Starz, rivedute e corrette secondo gli splendidi canoni vigenti a metà anni ottanta.
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