La storia è ciclica, si ripete, magari non sempre nella stessa forma e con gli stessi eventi, ma tende a ripetersi. Più o meno questa è la metafora con cui si possono spiegare i
Ghostrider, ossia la prima incarnazione dei Necrodeath, quelli del demo-tape
The Shining Pentagram. La domanda a questo punto sorge spontanea: veramente si sentiva la mancanza dei Ghostrider? A qualcuno può interessare la sorte di un gruppo (che se pur di culto) ha inciso soltanto tre demo 26 anni fa? Oggettivamente è difficile rispondere a queste domande perchè la storia (sempre lei!) ha dimostrato come nella seconda incarnazione (i Necrodeath) sono stati raggiunti risultati artistici elevati, che hanno reso la band nostrana un piccolo e oscuro oggetto di culto anche da certi personaggi che hanno scritto pagine memorabili nella storia del panorama Heavy Metal mondiale, e qui cito Phil Anselmo dei Pantera. Della formazione storica dei Ghostrider è rimasto soltanto l'onnipresente Peso dietro le pelli, per tutto il resto gente nuova, e di conseguenza stimoli e influenze diverse; è bene specificare che sono passati più di 20 anni e che il mondo è mutato, ad ogni modo siamo sempre nei dintorni del più marcio Thrash/Black Metal vecchia scuola.
The Return Of The Ghost è il "primo" disco ufficiale, uso le virgolette perchè non sono tutti brani nuovi: c'è la ri-registrazione completa dei brani incisi negli anni 80 (e sono quelli il reale punto di interesse nel cd) e pure quattro nuove canzoni che dovrebbero mostrare e fare intuire la prossima incarnazione del gruppo. Ovviamente la versione 2011 dei pezzi più vecchi acquista in qualità sonora ma perde in fascino, anche se lo sporco e greve Thrash Metal dell'epoca rivive nella sua essenza attraverso un riffing semplice ma teso e in vocals allucinate e molto sguaiate. Invece dalle nuove canzoni oggettivamente non c'è da aspettarsi molto, Hell Is The Place I’m Gonna Die e Deep In Blood non sono male, hanno un certo retrogusto oscuro, sicuramente meglio dell'anonima e inefficace Perkele666 (una breve rasoiata dalla forte influenza Hardcore). Per quanto mi riguarda è abbastanza difficile e pure inutile assegnare un voto a The Return Of The Ghost, credo sarà il caso di farlo quando ci sarà un Vero esordio. Il ritorno dei Ghostrider può stuzzicare tutti gli amanti della scena estrema di culto, e forse anche chi è rimasto deluso dagli ultimi 2 album degli spenti Necrodeath. Almeno con i Ghostrider si torna a inalare un po' di sana aggressività.
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