Complimenti. Questa è la parola giusta per cominciare la recensione di “
A song 4 each Day…”, primo lavoro autoprodotto del fenomenale bassista pugliese
Claudio Signorile, inserito nella categoria “guitar heroes” perché di “
bass heroes”, sinceramente, ne abbiamo pochini. Eppure lui lo è: un eroe del suo basso, uno strumento che ama e che conosce a menadito, e sul quale riesce ad ottenere tante paste sonore, una per ogni canzone, una canzone per ogni giorno, appunto. Capace di digressioni più funky ("Clenching", "Inspiration") o di momenti più rarefatti e sofficemente virtuosistici ("Interlude", il bel duetto con il piano in “Bora”), il buon Claudio dimostra assoluta padronanza nell’uso del picking, dello slap, del popping, e soprattutto una musicalità notevole, che per certi versi me lo accosta al melodicismo del Patitucci anni 80-90 (anche per un certo uso del chorus e di altri effetti di modulazione), per altri alla maestria bizzarra di Alain Caron. Ma c’è molto di più, ed è un piacere ascoltare un cd interamente strumentale in cui il basso sia lo strumento solista, ma un solista di gran gusto, mai invadente, mai suonato per mero sfoggio di tecnica personale. Quest’uomo è un prodigio delle quattro corde, e una buona registrazione gli rende il giusto merito. Chiudo come ho aperto? Ma si, dai. Complimenti.
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