Arrivano da Airasca, Piemonte, gli
Efram, trio alternative rock di cui riceviamo il primo demo-cd, intitolato "
Cloni Inutili". Le liner notes di accompagnamento mi informano che troverò biografia e tutto il resto sul myspace della band, ed in effetti da lì apprendo la storia del gruppo. Peccato che non ci sia la tracklist del cd, cosicché mi trovo a dovervi riportare i titoli che trovo sul suddetto myspace, titoli che di sicuro sono nell'ordine sbagliato rispetto al disco, e che per giunta sono 9 anziché 11. Mah. Passando all'aspetto meramente musicale, ci troviamo ad ascoltare un alternative rock molto vicino ai Nirvana, sia nello stile 'lamentoso' delle songs, sia nelle distorsioni 'stracciate' delle chitarre, sia, ancora, per le tematiche di sofferenza, male interiore e disillusione che permeano le songs, tutte cantate in italiano. Registrazione accettabile, insomma, ma proposta musicale a mio avviso banale, stra-sentita ed anche, se mi si consente,
vecchia, un genere che ormai rimane appannaggio esclusivo di pochi nostalgici, tra i quali, purtroppo per gli Efram, non ci sono io.
Mi dispiace dover stroncare una band italiana emergente, ma la presentazione è la metà del successo di una band, e qui non sappiamo neanche come si chiamano le canzoni sul disco! Non ci siamo proprio, sorry.
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