I
Puteraeon sono una band svedese di recente formazione [2008] al debutto discografico per la
Cyclone Empire, un'etichetta da sempre attenta nella scoperta di realtà musicali underground molto promettenti.
L'approccio dei
Puteraeon è scarno, sporco e rimanda decisamente a quell'attitudine propria delle band death di fine anni '80/metà anni '90, periodo di picco della scena death metal svedese, in cui hanno visto gli albori gruppi del calibro di
Grave e
Carnage. Ed è proprio qui che ritroviamo le principali influenze, che fanno capo al sentitissimo death dei veterani
Entombed o a quello più recente dei
Facebreaker, gruppo che ho avuto modo di
recensire non molto tempo fà e che consiglio vivamente a quanti ancora non li conoscessero.
Potremmo parlare di un filone specifico, la
new old school death metal, nonostante l'accostamento degli attributi possa suonare paradossale. Ma, del resto, parliamo di band dei giorni nostri che sono in grado di raggiungere un livello compositivo pari a quello degli appena citati mentori ed ispiratori, più "vecchi" di loro di ben venti anni.
The Esoteric Order si presenta con un artwork da horror movie, in cui due spiriti fluttuanti sorvegliano l'ingresso di una torre diroccata in cui, sulla facciata principale, compare il simbolo massonico dell'occhio di horus inscritto all'interno di un triangolo.
L'atmosfera inquietante della cover art è accentuata dagli alberi avvizziti che, posti ai lati del sentiero, quasi invogliano fallacemente ad avvicinarvisi.
L'album si compone di ben 13 pezzi, di cui solo due inediti: "
Coma" e "
Storms Over Devil's Reef". Il resto della release, infatti, è una summa dei migliori pezzi che la band ha sfornato dall'inizio della loro carriera musicale fino ad oggi, ripercorrendo quelli che sono stati i loro tre demo, in successione cronologica
Fascination for Mutilation,
The Requiem e
The Extraordinary Work of Herbert West.
La produzione è molto buona, i suoni mantengono quell'alone di sporcizia e sudiciume che devono necessariamente essere presenti tra gli ingredienti base per la riuscita di un ottimo piatto old school. Il cantato è sempre cavernoso e profondo, la batteria è serrata e precisa e le chitarre si incrociano creando trame sonore intricate quanto basta per catturare a pieno l'ascoltatore e rendergli impossibile non cimentarsi in un casalingo headbanding.
L'atmosfera spettrale e marcia fa entrare di diritto questo mini capolavoro tra le migliori uscite underground di questo nostro 2011 metal, almeno fino ad ora.
Notevoli tra le track proposte "
Whispers Of The Dead" e "
Graverobber", entrambe estratte da
The Requiem, e l'inedita "
Coma", un autentico calcio in faccia [e cito la faccia giusto per non tirare in ballo le grazie dei nostri sempre splendidi metalheads], che parte deciso e prepotente fin dai primi attimi.
Insomma, una band da conoscere. Dunque che aspettate a procurarvi la loro discografia?
Death Metal Forever, come dissero un pò di anni fà dei tizi chiamati
Masacre.
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