Parlare del nuovo album degli svedesi
Draconian rischia di trasformarsi in una pericolosa operazione di banalità, una sorta di copia/incolla delle recensione precedente, un trionfo di elogi e lodi che si ripete imperterrito nel tempo: ebbene è qualcosa di inevitabile dato che la band di
Anders Jacobsson si è attestata su livelli simili dal secondo album uscito per la
Napalm Records, il vecchio "
Arcane Rain Fell" del 2005 e da lì non si è mai schiodata.
Certo ci sono stati dei cambiamenti, il sound si è fatto man mano meno pesante, inteso come più lontano dal death metal, mentre le atmosfere si son annerite sempre più, sfociando in un nerissimo e decadente death/doom, con innegabili derivazioni gothic, e dalla riuscitissima alternanza della voce maschile in growl con quella stupenda della bellissima
Lisa Johansson, che insieme alle melodie disegnate con eleganza dalla insuperabile coppia chitarristica formata da
Johan Ericson e
Daniel Arvidsson rappresenta il trademark e la marcia in più del sestetto scandinavo.
Alla stregua di "
Arcane Rain Fell", secondo noi insuperato (ed insuperabile?) capolavoro della loro discografia, la semi compilation "
The Burning Halo" e del seguente "
Turning Season Within", il nuovo "
A Rose for the Apocalypse" prosegue nella sua marcia con delle notevoli hits che innalzano una qualità media del songwriting già perennemente livellata verso l'alto: l'iniziale "
The Drowning Age", "
Elysian Night" e "
The Last Hour of Ancient Sunlight", da cui è stato tratto il primo videoclip ufficiale della carriera dei Draconian, peraltro molto bello benchè semplice, con atmosfere claustrofobiche ed un finale con ambientazione alla Resident Evil, che sottolinea un forte legame con la natura stuprata dal genere umano, rappresentano una tripletta vincente di questo "A Rose for the Apocalypse" ma l'album è godibilissimo per la sua intera durata, con una produzione laccata e scintillante e contestualmente pesante e funerea, raramente così buona tra bands di pari valore, e come al solito per lo standard Napalm Records anche la confezione del tutto è di primissima qualità.
Ennesimo centro per la band di Saffle che ci aiuterà ad affrontare l'incombente estate pieni di mestizia e rassegnazione.
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