Il secondo disco dei nostrani
Kaiserreich è uscito a dire il vero del 2010 ma noi di Metal.It abbiamo avuto la possibilità di recensirlo solo in questo 2011, peccato, ma evidentemente c'è stato qualche oscuro rallentamento.
Ravencrowned non ha perso la sua potenzialità in tutto questo tempo, mi pare ovvio, resta comunque un discreto esempio di come si deve suonare Black Metal tradizionale, un lavoro che la band sa svolgere senza particolari intoppi. Dopo qualche brano l'elemento che si contraddistingue è una produzione cristallina e pulita, magari anche troppo, la batteria ad esempio suona troppo artificiale e le chitarre se pur taglienti e glaciali emanano un qualcosa di "plastico". Dettagli che oggettivamente non influiscono poi tanto sulla resa finale del disco, sempre violento e lacerante. Soprattutto in brani come Vae Victis, Veleno, Cobra Legion Arose e Lunes Ov Judgement, una canzone abbastanza lunga con i suoi otto minuti di durata, ma anche esplicativa di quelle che sono le prerogative stilistiche del gruppo: devastare tutto facendo in modo che non si caschi nel rumore puro, conservare un'atmosfera sulfurea e infernale. Per quanto mi riguarda qualche canzone poteva essere ridotta nella sua durata, questo per aumentare l'efficacia distruttiva, ma anche questa è una questione di particolari. Al secondo cd i Kaiserreich offrono un buon potenziale sonoro, vediamo cosa gli riserverà il futuro.
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