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Necrophagia sono un vero e proprio mistero all'interno della scena estrema mondiale, amati e odiati allo stesso modo, hanno un seguito di fan affezionati e tanti altri detrattori che vorrebbero vederli morti. La band di Killjoy torna sul mercato con questo nuovo
Deathtrip 69, un album che a dirla tutta si manifesta tramite un Death Metal totalmente inefficace e vuoto, insomma tutto fumo e niente arrosto. Magari tanti anni fa i Necrophagia potevano avere un senso compiuto ma nel 2011 suonano come un gruppo a corto di idee e di spunti, capace solo di generare canzoni noiose e piatte come la title track, Suffering Comes In Sixes, Beast With Feral Claws e ci metto pure Tomb With A View, brani come ho già detto assolutamente spenti e senza mordente. Anche quando la band alza il tiro e cerca di dare sfogo a una violenza maggiore ne esce fuori un Death Metal annacquato, e questo purtroppo è un peccato perchè in passato il gruppo qualcosa di decente ha avuto modo di pubblicarlo. Bisogna anche dire che la line-up è completamente cambiata nel corso degli ultimi due anni e magari necessita di un maggiore rodaggio, ma la verità per come la vedo io è diversa: c'è una preoccupante mancanza di ispirazione alla base, altrimenti come giustificare un brano totalmente inutile come il conclusivo Death Valley 69? I Necrophagia arrancano in un mercato che si è fatto più selettivo e spietato, magari reggeranno l'urto grazie all'affetto dei fan, ma oggettivamente questo nuovo disco non vale la spesa.
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