Copertina 6,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2003
Durata:46 min.
Etichetta:Arise
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. THE DESCENDING
  2. INFERNAL ANGEL
  3. BLIND LEADING THE BLIND
  4. DON'T HIDE YOUR EYES
  5. FAR FROM HEAVEN
  6. ABANDONED
  7. CHILDREN FORLORN
  8. DEATH DENIED
  9. BLACKOUT
  10. NORTHERN SKY

Line up

  • Thomas Eriksson: guitar
  • Magnus Winterwild: vocals, keyboards
  • Pontus Jansson: drums
  • Magnus Ek: bass
  • Peter Johansson: guitar

Voto medio utenti

Piccolo passo indietro per gli svedesi Axenstar, giunti al loro secondo album sempre per l'etichetta spagnola Arise. Non che "Far From Heaven" sia qualitativamente inferiore a quel "Perpetual Twilight" uscito poco più di un anno fa, ma in questa occasione era opportuno proporre qualcosa di maggiormente distintivo, invece gli Axenstar restano sin troppo ancorati al sound degli Stratovarius e dei Sonata Arctica. A mettere il dito nella piaga è poi una produzione asettica che da all'album un suono artificioso, con le chitarre troppo spesso offuscate dalle tastiere. Questo nonostante la buona prova dei musicisti e la resa complessiva delle canzoni, come avviene ad esempio nel caso della scattante "Blind Leading The Blind", che si avvale delle ottime linee vocali di un Magnus Winterwild che si propone come uno dei punti di forza del gruppo e che ho trovato parecchio migliorato dai tempi di "Perpetual Twilight". Altro brano interessante è "Don't Hide Your Eyes" che con i suoi arpeggi inizialmente fa pensare ad una ballad, mentre si rivela poi un brano piuttosto articolato che non disdegna talvolta di mostrare i muscoli, sopratutto con le chitarre che riescono a "venir fuori". Certo, è avvicinabile a alcuni pezzi dei migliori Stratovarius, ma sono più marcati i rimandi ai Sonata Arctica sulla seguente "Far From Heaven". Sorprende invece positivamente "Abandoned", un brano che riesce allo stesso tempo ad essere heavy e ad esprimere un feeling malinconico. La seconda metà del disco assiste ad irrobustimento dei suoni (su tutte la coinvolgente "Children Forlorn", un po' alla Falconer) sino allo scontato lento conclusivo, qui col titolo "Northern Sky". Troppo severo? Forse, ma in contemporanea a "Far From Heaven" ci sono state delle uscite decisamente superiori, e gli Axenstar pagano dazio.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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