I tedeschi
RAW nascono a Mannheim dall’incontro tra i chitarristi Mauro e Dirk ed il batterista Alex nel 2006. A loro si aggiungono presto il cantante Phil ed il bassista George nel 2007 e, come tutte le band del pianeta, cominciano a jemmare portando le loro pluriennali esperienze precedenti in band hardcore, thrash e detah metal.
Il risultato di questo melting pot musicale lo potete trovare ascoltando il loro debut, “Moshpit”, pubblicato in questi giorni dalla MDD Records, le venti (già venti…) canzoni che compongono l’album si possono definire figlie di un thrash bastardo in cui è predominante l’elemento hardocre.
Per il death metal invece bisogna rivolgersi al cantato growl del singer Phil.
Tutto perfetto dunque?
Assolutamente no.
Se durante l’ascolto delle prime canzoni il gioco si fa divertente, più difficile risulta il sopportarne l’elevato minutaggio – quasi cinquanta minuti – per l’estrema ripetitività degli schemi utilizzati dalla band, il tutto a scapito di qualche buono spunto che si sente di tanto in tanto.
Decisamene da “rimandare a settembre”, nella speranza che in futuro i Raw capiscano che non è il minutaggio a far grande un album.
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