Partendo dal presupposto che nella vita ognuno è libero di fare e dire quello che meglio crede è quindi lecito concedere all'americano
Echtra il diritto di suonare quello che vuole, e noi di spendere i 18 euro dell'acquisto per il suo secondo album intitolato
Paragate. E' pur vero che nella vita ogni tanto si incontrano degli amici che vi consigliano su quello che è meglio fare, ed ecco perchè vi sto amichevolmente imponendo di non spendere nemmeno un euro per questa sorta di "progetto truffa": 46 minuti di arpeggi, di soavi ed eteree linee melodiche che non portano assolutamente a nulla. Solitamente questo filone musicale quando è suonato con intelligenza e onestà viene definito Atmospheric Black Metal, e con questa definizione è possibile fare dei viaggi musicali alienanti. Nel caso di Echtra è soltanto un'etichetta che contiene una mancanza di idee disarmante, una noia che si prolunga all'inverosimile e che non possiede nulla di atmosferico, figuriamoci per quanto riguarda il Black Metal, praticamente inesistente se non per qualche secondo durante la seconda traccia. Di gruppi o di progetti simili il mondo ne è pieno, alcuni hanno qualcosa da dire e durano nel tempo, altri nemmeno dovrebbero vedere la luce, i riferimenti sono puramente casuali. Non è nemmeno una questione di voti: Echtra non esiste.
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