"E mi apparve un cavallo verdastro, colui che lo cavalcava si chiamava Morte, e l'inferno lo seguiva". Sal Abbruscato, ex drummer degli indimenticabili Type O Negative, si sceglie un passo contemporaneamente terribile e suggestivo dell'Apocalisse per battezzare la propria nuova band ed il rispettivo esordio discografico. Nell'occasione, Abbruscato abbandona le pelli e si dedica a chitarra e microfono, con risultati decisamente apprezzabili, soprattutto nel secondo ruolo. Ovviamente lo stile è in diversi punti accostabile al sound della band del compianto Peter Steele (a cui l'album è pure dedicato), anche se nell'arco dell'album sono riscontrabili diverse "infiltrazioni" più doom & stoner. Il "mal di vivere" di Sal è palpabile in ogni verso cantato ("As Black As My Heart" e "Die Alone" su tutte), e non è sicuramente un caso la scelta "apocalittica" di monicker e titolo da parte del nostro. Se proprio dovessi scegliere un paio di nomi per descrivere le coordinate artistiche attorno a cui si muove "And Hell Will Follow Me", citerei gli ovvi Type O Negative, ma anche i "disperati" Alice In Chains del capolavoro "Dirt". Ritmiche "mortifere", melodie lascive e dannate, che ti entrano nella testa come un parassita e non ti mollano più, come nel caso di "Cracks In The Wall" e della letale "Bath In My Blood (Schizofrenia In Me)". In pratica, un platter che aggiunge poco o nulla di nuovo dal punto di vista delle tematiche musicali, ma che si rivela tremendamente efficace per mood ed attitudine, entrambe caratteristiche difficilmente camuffabili da artifizi e diavolerie in studio. Una poderosa cavalcata doom/goth/stoner "destinazione Inferno": sola andata!
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