Un monicker un programma quello degli
Elitist, tra l'altro un nome veramente azzeccato per un gruppo che emana note al gusto di alcol, di quello pesante e ben invecchiato. La Season Of Mist ha deciso di investire su questa band promettente, alfiere di un genere che si pone in perfetto equilibrio tra lo Sludge, il Death Metal e tutta una serie di influenze veramente acide e marce.
Fear In A Handful Of Dust si presenta bene già dalla copertina, un elemento che riesce a far trasparire un qualcosa di viscido e mostruoso, che nasce dalle viscere della terra e possiede un'anima grezza e putrida. Ascoltando l'intero disco degli Elitist è possibile spaziare da brani più diretti come Cult Malevolence, Black Wool per poi passare a canzoni in cui l'influenza Sludge è dominante su tutto il Death Metal che ne rimane, molto influenzato da certe cose degli Entombed. Per essere un esordio è un cd che si lascia ascoltare con una certa "serenità". Ovviamente sono presenti all'appello anche certi momenti di stanca, ma credo siano dovuti più che altro all'inesperienza e alla voglia di fare/strafare, insomma la classica irruenza giovanile. Se volete un prodotto genuino e sincero, se desiderate passare delle serate imbevute di whiskey e di carne alla brace, con tanto di goccia di sangue... gli Elitist saranno i vostri ospiti indesiderati, quelli che alzeranno il tasso alcolico senza pietà.
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