Heavy metal, punk/hardcore, thrash e metalcore: la proposta dei Dead By Wednesday contiene tutto questo. Detto così può anche sembrare piacevole, in realtà ci troviamo di fronte a un disco abbastanza povero di idee e poco allettante. Un album che stenta a decollare anche dopo parecchi ascolti.
Vediamo però di approfondire quello che non funziona. Partiamo dalla voce, un growl/scream che spesso appare ostentato e poco naturale. Nelle parti pulite, invece, si avvicina pericolosamente al punk più ubriacone, stentando persino a trovare la tonalità. In secondo luogo, i riff, a volte davvero troppo sempliciotti, altre volte semplicemente banali e in ogni caso mai in grado di far sobbalzare l’ascoltatore, che di melodie così ne ha sicuramente sentite a bizzeffe da 20 anni a questa parte. Unite queste due pecche ad un songwriting piatto e ad una chiara mancanza di personalità e otterrete tutto quello che The Last Parade può darvi: 15 pezzi tutti simili tra loro e decisamente noiosi. Insomma, un po' poco per un gruppo giovane ma già giunto al terzo album: un debut così sarebbe stato sufficiente, ma il disco “della svolta” ha bisogno davvero di qualcosa in più, che purtroppo manca. Ed è un peccato, perché a livello strumentale gli statunitensi ci sanno fare e hanno la fortuna di avere alle spalle una produzione che avrebbe potuto davvero aiutarli a sfornare un gran disco.
La band aveva detto che questo sarebbe stato il suo Master Of Puppets: a volte, probabilmente, restandosene zitti si fa una figura migliore. Devo essere sincero, a me il senso di certe proposte musicali sfugge. Mi sono accorto che questo accade soprattutto quando ho a che fare con dischi che si rifanno a quello che è stato fatto al metal negli States a partire dalla metà degli anni ’90. Non me ne vogliano i fan più sfegatati delle contaminazioni, ma in questo ambito le band che hanno avuto veramente qualcosa da dire si contano sulle dita di una mano. Per ora i DBW non fanno parte di questa elite. Per pubblicizzare l’album è stato scritto che si trattava di un disco che sarebbe piaciuto ai fan di Pantera e Metallica…per carità, risparmiate i vostri soldi. Per quanto mi riguarda, consigliato solo ed esclusivamente a chi segue con interesse le band più moderne provenienti dagli States e a chi apprezza l’ambiente hardcore, che però qui risulta decisamente contaminato, soprattutto nella prima parte dell'album.
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