Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2010
Durata:47 min.
Etichetta:Madamadoré Records

Tracklist

  1. SHAKE YOUR BODY TO THE DISCO HELL
  2. SOMETHING ILLEGAL INSIDE MY LIFE
  3. DON'T WASTE MORE TEARS
  4. AMERICAN SHOW
  5. HAPPY FOR ANOTHER NIGHT
  6. BIG MISTAKE
  7. MIDNIGHT QUEEN
  8. I WANNA FALL IN LOVE
  9. FLY

Line up

  • Matteo Carrai: vocals
  • Francesco ‘MADame MADness’ Bini: guitar, backing vocals
  • Marcello ‘Fool Rabbit’ Arena: bass
  • Francesco ‘Azusu’ Miceli: drums
  • Alessandro Biondi: keyboards
  • Alessio Crocetti: sax
  • Alessandro Marzi: rap/soul vocals
  • Marco Caponi: sax
  • Sara Bini: backing vocals

Voto medio utenti

Ma guarda un po’ chi si risente!
Per una volta non mi riferisco a qualche “vecchia gloria” di ritorno, ma ad un genere che negli anni ’90 era stato considerato l’oggetto di una vera rivoluzione, il suono in grado di rompere tutte le barriere conosciute, liberando la scena dalle segregazioni musicali, se non addirittura da quelle razziali e sociali.
Stiamo parlando del funky-metal, prima autentico fenomeno creativo e poi, come spesso accade, trend fagocitato dall’industria del disco, con relativa saturazione e riduzione drastica dei suoi affiliati.
Ebbene, i toscani Sushi Rain, con il loro esordio “Breathless”, riportano in auge proprio quell’epopea rappresentata da Living Colour, Stevie Salas, Psychefunkapus, RHCP, Lock Up (il gruppo che portò alla ribalta Tom Morello … il loro “Something bitching’ this way comes” è un piccolo “manifesto” di meltin’ pot metropolitano urgente ed elettrizzante), Scam Luiz, Fishbone, White Trash, senza dimenticare pionieri come Mother’s Finest o ancora gruppi come Extreme, Circle Of Soul, Electric Boys (ritornati di recente con un buon lavoro) e Dan Reed Network.
Affermare che i nostri rappresentino un’autentica “novità” è, dunque, ben più che azzardato, eppure, da vecchio fan del settore, apprendere che esiste ancora qualche formazione emergente affascinata da queste sonorità, non può che essere una buona notizia.
Meno gratificante è invece scoprire che i nostri non sono ancora completamente “degni” di riferimenti così prestigiosi e che, pur tecnicamente piuttosto validi (‘MADame MADness’ è un chitarrista adeguatamente estroso e fluido, la sezione ritmica è di livello, mentre nutro qualche riserva sulla voce di Matteo Carrai, non sempre equilibrata e leggermente “provinciale” nella pronuncia inglese) e dotati di un variegato background culturale, mancano un po’ di compattezza e incisività soprattutto dal punto di vista della scrittura, incapace al momento di ostentare un irreprensibile bilanciamento tra inventiva, groove e appeal istantaneo, ledendo, così, la migliore tradizione di questi vibranti lidi sonici.
Ciò non toglie che nell’albo ci siano momenti piuttosto riusciti come le sfrenate “Shake your body to the disco hell” e “Something Illegal inside my life”, la più meditata “Don't waste more tears” (forse il pezzo migliore del programma) oppure ancora le trame di hard-blues mutante illustrate in “Happy for another night” e nella smaniosa "Midnight queen”, e tuttavia anche in questi casi la sensazione generale è quella di una scarsità di coordinamento all’interno di un contesto di assodato valore e notevole talento.
Esito finale comunque positivo, nell’attesa di una guida (magari rintracciabile in un patrocinio discografico competente e appassionato) che possa canalizzare efficacemente tutti gli intriganti stimoli e trasformarli in grandi canzoni che lascino davvero “senza fiato”.
Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 17 ago 2011 alle 20:30

Franco, se tu fossi un utente normale non avrei battuto ciglio sulle tue opinioni ma ti sei iscritto oggi per commentare unicamente ed appositamente una recensione di un gruppo di fascia minore: fratello? figlio? componente del gruppo stesso? in ogni caso hai fatto una brutta figura e l'hai fatta fare pure a loro. Epic Fail. Su questo portale non funziona così, tanti saluti.

Inserito il 17 ago 2011 alle 19:50

Devo ancora prepararla a un colpo così duro...

Inserito il 17 ago 2011 alle 19:40

Ma la mamma lo sa che vai sui siti dei metallari zozzi e cattivi?

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