Se siete in un periodo di depressione e alternate profondi disagi a momenti di isteria questo primo disco dei nostrani
Mek Na Ver può fare al caso vostro.
Heresy è un buon esempio di Black Metal tradizionale suonato con passione e dedizione, complice un buon livello di ispirazione che rende i riff un'insieme di gelide sensazioni, tra malinconia e aggressività. La formazione vede dietro al microfono Algol, musicista che vanta numerose presenze in act già affermati della scena Italiana, su tutti Forgotten Tomb, Hiems e The Tombers. Lo stile è come già enunciato una sorta di mix tra un velato Depressive Black Metal e il filone più tradizionale e bellicoso, da sottolineare in questo senso brani come Ater Insania e Dust For Blind Eyes: due titoli due programmi. Questo debutto esce per la Misanthropic Art Productions, un'etichetta Coreana a quanto pare decisamente aggressiva e dedita a sonorità nere come la pece. Generalmente il disco scorre bene e si fa apprezzare per delle linee melodiche evocative e per certi versi anche emozionali, e pure la produzione non è male, possiede quel retrogusto sporco che puzza tanto di anni 90. Un buon esordio per un gruppo con ampi margini di miglioramento.
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