Phoenix è un dj/musicista italiano, che vanta tantissime collaborazioni in giro per il mondo. Dopo aver fondato la propria etichetta, la Nomadism Records, Phoenix ha messo in piedi la qui presente band e si dedica ad una musica elettronica, molto vicina a quanto proposto dai
Fields of the Nephilim, con i quali peraltro ha collaborato tante volte in passato. Ergo, dare a Sbranf un cd del genere equivale a garantirsi un Senza Voto sicuro, visto che la proposta musicale di “
Magick” è quanto di più lontano possiate immaginare dal Metal che campeggia nel nostro nome, mazurka a parte. Innamorato di sciamani e delle teorie cospirazioniste di David Icke, Phoenix e company mettono giù 11 tracce in cui la forma canzone è un pretesto, in cui non ci sono (quasi) strumenti veri, a parte qualche inserto chitarristico, ed in cui la parte vocale si ritaglia il ruolo di mantra, campionato e ripetuto all’infinito, o stravolto in migliaia di modi grazie al sapiente uso dell’elettronica. Chi ne capisce mi dice che questo album ha dei momenti molto interessanti. Io, da addetto ai lavori di ben altra fazione, l’ho trovato monotono e per nulla ispirante, infarcito di citazioni da film, campionamenti a tutto busso e nessuna struttura-canzone. Mea culpa.
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