Copertina 7

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2004
Durata:43 min.
Etichetta:Scarlet
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. ANCIENT VOICE
  2. ETERNAL SINNER
  3. BELIEVE
  4. FEAR OF A CHILD
  5. THE PAGES I NEVER WROTE
  6. FREE LAND
  7. BLIND JUSTICE
  8. YMD
  9. TIME FOR EXPIATION

Line up

  • Max Aguzzi: vocals. guitars
  • Gae Amodio: bass
  • Alex Valdambrini: keyboards
  • Raf Condemi: drums

Voto medio utenti

Il monicker “Dragonhammer” potrebbe trarvi in inganno: dietro questo nome di chiara ispirazione fantasy non si cela l'ennesimo act di power sinfonico che cerca di sfruttare la scia del successo di Rhapsody & Co., ma una formazione che, pur rimanendo stilisticamente vicina alle linee tracciate da Helloween e Stratovarius, cerca di ritagliarsi un proprio spazio nel mercato odierno, ottenendo dei discreti risultati. Nel tentativo del gruppo di creare un sound originale e fresco è importante la presenza del cantante/chitarrista Max Aguzzi, sia perché la sua voce da' il meglio di sé sulle tonalità medie, a differenza dei tanti singer Kiske-style della scena, sia perché i suoi riff privilegiano il gusto per la melodia invece di concentrarsi sulla mera velocità di esecuzione. “Time For Expiation” è il titolo del nuovo album del gruppo, il secondo della sua giovane carriera: il debut album, “The Blood of the Dragon...” era uscito tre anni fa sotto Elevate Records. Forti di un nuovo contratto con la Scarlet, i quattro ragazzi romani ci propongono un disco onesto, con composizioni dirette e orecchiabili, penalizzato però da una registrazione poco incisiva, che limita l'impatto delle canzoni all'orecchio dell'ascoltatore. Decisamente buona la prestazione del tastierista Alex Valdambrini, che spesso preferisce alle sonorità neoclassiche (preponderanti nella opener “Eternal Sinner”, o nella galvanizzante “Fear of a Child”) soluzioni più ricercate e originali, dando un'impronta progressive alle composizioni dei Dragonhammer (come nella bella “YMD”). Colpisce anche “Free Land”, dal chorus tanto semplice quanto convincente e con una notevole prestazione di Max in sede di assolo, così come l'emozionante ballad “The Pages I Never Wrote”, in cui Alex rivela tutta la sua abilità al pianoforte. “Time for Expiation” è un buon disco, forse ancora troppo poco personale, ma comunque assolutamente godibile per ogni appassionato del genere: il processo di maturazione del gruppo fa ben sperare per le prossime uscite... Teneteli d'occhio!
Recensione a cura di Marco 'Lendar' Pessione
grandi dragonhammer

un ottimo gruppo anche live! sentiteli non vi pentirete

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