A distanza di ben 7 anni dal precedente, ottimo,
"Desert Northern Hell" tornano sul mercato discografico i norvegesi
Tsjuder con il nuovo
"Legion Helvete" che sin dal titolo mette ben in chiaro le intenzioni del terzetto nordico. Siamo di fronte ad un black metal
old school suonato con violenza e con l'intenzione di non fare prigionieri.
Chi conosce il gruppo di Oslo sa bene che la sua proposta non fa nessuna concessione alla melodia o a qualunque forma di ammodernamento del suono: abbiamo solo e
semplicemente riff gelidi, velocità folli, atmosfere nere come la notte, voce abrasiva, tutto secondo gli insegnamenti dei maestri del genere. Ecco che tra le note di "Legion helvete" potrete, dunque, scorgere riferimenti agli
Immortal di
"Pure Holocaust" o ai
Darkthrone d'annata fino ad arrivare ai
Carpathian Forest. meno votati al black'n roll.
Attenzione però. Gli Tsjuder non sono dei semplici emuli di gruppi come quelli citati e, seppur fortemente legati alla tradizione nordica dei primi anni 90, hanno un suono riconoscibile ed una esperienza nel genere che rende il gruppo uno dei nomi di punta del "nuovo" black metal.
"Legion Helvete" scorre violento e sicuro di se, le note ti avvolgono con un manto nero e denso di morte, i rallentamenti e le successive ripartenze ti tolgono il fiato, mentre la voce di
Nag urla tutta la sua rabbia in faccia al mondo.
Probabilmente non siamo ai livelli del disco precedente, vero capolavoro di musica nera, ma tutti gli amanti del "vero" black metal non possono lasciarsi sfuggire questa ulteriore dimostrazione di classe da parte di un gruppo ingiustamente poco conosciuto.
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