Alternative, metal, thrash, death, hardcore: come definire i sardi Arhythmia? Poco importa, sinceramente, quando ci si trova di fronte a un prodotto ben fatto e convincente, che riesce a catturare l’attenzione dell’ascoltatore pur prescindendo da qualsiasi etichetta di genere.
Voce malvagia ed efficace, anche nei rari momenti puliti. Riff mai banali, trascinanti dove serve ma articolati e studiati quanto basta per non annoiare in fretta. Buona anche la produzione, che tuttavia poteva addirittura risultare più potente con qualche accorgimento in più. Per farvi un’idea concreta e decisiva sulla band, da ascoltare assolutamente i primi quattro brani e la sorpresa finale in italiano.
Altro gruppo italiano davvero interessante, in grado di offrire una proposta personale e ben suonata. Per fare il definitivo salto di qualità serve ancora qualcosa a livello di songwriting, ma per il resto ci siamo alla grande. Teniamoli d’occhio.
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