"
Immortal Soul", anima immortale.
Quale titolo più azzeccato di questo per descrivere al meglio gli americani
Riot?
Quale band nel panorama, anzi nella storia del metal internazionale è stata più sottovalutata dalla critica e dagli ascoltatori e più sfortunata negli eventi ed i lutti che li hanno colpiti?
Ci vuole davvero un'anima immortale per aver trovato la forza di passare sopra a tutto ed essere ancora qui, nel 2011, dopo non so nemmeno io quanti anni di carriera, a spaccare il culo ai passeri.
Perdonate il tecnicismo, ma stiamo parlando di una formazione che ha inciso il primo disco quando il sottoscritto era appena nato, che ha sempre mantenuto una qualità invidiabile, che ha partorito degli autentici capolavori (vogliamo citare "
Thundersteel"? o "
Fire Down Under"?), che è passata alla storia per delle copertine orride che nessuna parola riuscirebbe a descrivere nella loro bruttezza, alla quale sono morti tragicamente due cantanti con la C maiuscola come
Guy Speranza e
Rhett Forrester, pace all'anima loro, e che dopo soli 10 secondi dieci dell'iniziale autocelebrativa "
Riot" insegnano al 95% della scena metal come si fa a suonare 'sta roba:
Mark Reale, da sempre leader indiscusso e fondatore, a quasi 60 anni
SESSANTA ANNI è più incazzato, metal, devastante, letale e dirompente dei suoi "nipotini" di oggi.
Respect, ma totale!Torniamo ad "Immortal Soul", che tanti estimatori del combo newyorkese attendevano con ansia dato che, appianati i tantissimi problemi interni, presenta la stessa formazione del leggendario "
Thundersteel", con la sola aggiunta di
Mike Flyntz alla seconda chitarra: per il resto
Reale,
Van Stavern,
Jarzombek son sempre loro (e davvero c'è bisogno che vi dica come diamine suonino questi signori?
SPAVENTOSI!), con il ritorno del grande
Tony Moore alla voce che a quanto pare, perlomeno a livello vocale, ha stretto un patto col diavolo, dato che quell'ugola sputa fuoco e fiamme come nel 1988.
Un heavy metal di classe, a metà tra lo speed, il power (attenzione, stiamo parlando di US metal eh!), qualche episodio più smaccatamente in direzione rock, capace di soddisfare davvero tutti: il solo difetto di "
Immortal Soul" è quello di cedere un pochino alla lunga distanza, di presentare dei brani non all'altezza dei primi (la tripletta iniziale è qualcosa di fantastico!), ma parliamo in ogni caso di un disco che OGNUNO di voi dovrebbe acquistare a prescindere, e non solo per rendere omaggio ad i Riot che pure se lo meriterebbero, ma proprio perchè questo è un disco HEAVY METAL che vi fa bene all'animo, alla salute, alle orecchie ed altrimenti dovreste essere bannati da tutti i forum ed i magazine metal del mondo.
Le rasoiate di "
Riot" (che botta ragazzi, fa lo stesso effetto di "
Agents of Steel" degli
Agent Steel), la classe di "
Crawling", la freschezza di "
Wings are for Angels"...non ci sono parole.
Ascoltate e godete, e se non godete o avete seri problemi di udito, di gusto, o di tutte e due le cose: in entrambi i casi non siete degni di
Metal.it e dei
Riot.