Scream for me... scream for me... SCREAM FOR ME... Screamer!!E dalla Svezia gli
Screamer rispondono prontamente alle esortazioni di (ehm...) Bruce Dickinson, debuttando con "Adrenaline Distractions", un lavoro che guarda con
tanto affetto e altrettanta devozione al passato, e che al primo impatto con brani come "Can You Hear Me" e "Rising" mi porta a pensare i nostri Mesmerize.
Certo, Christoffer Svensson è bravo, ma non ha il talento di Folco Orlandini, e forse agli Screamer manca anche un po' della loro forza d'impatto, per quanto questi quattro svedesi sappiano pure spingere sui ritmi e correre veloci, come dimostrano su "Screamer", con quel suo bel andamento ed un basso
motorhediano.
Nella seconda metà dell'album, gli Screamer provano anche a sfuggire alla morsa della R.W.O.H.M. aprendosi, in occasione della scattante titletrack, ad un approccio più easy ed Hard Rock, mentre subito dopo con "Keep On Walking" piazzano un pezzo che denota spiccate influenze seventies.
E se nel finale "I Know" mostra un'indole ancora più scanzonata e rockettara, "My Thrill" e "All Over Again" hanno poi il compito di riportarci sui binari iniziali, quelli inossidabimente ottantiani e più metallici, che confermano la buona predisposizione del gruppo, per il quale meritano più di una segnalazione le affiatate twin guitars di Martin Hallbergs e Anton Fingal.
Senza strafare gli Screamer piazzano un convincente - per quanto derivativo al 100% - album, peraltro disponibile sia come CD sia in vinile.
Well, its a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it ...
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