Avevo perso i contatti con i tedeschi
Hekate dopo il bellissimo
"Sonnentanz" del 2000, disco al quale sono molto legato per vari motivi, e li ritrovo solo oggi con il nuovo
"Die Welt der dunklen Gärten" che ci testimonia l'ottimo stato di salute dei nostri.
Gli Hekate sono fra i maggiori esponenti del
neofolk mitteleuropeo ed anche sul nuovo lavoro si fanno portavoce di una musica fortemente evocativa capace di portarti lontano grazie alla delicatezza delle sue note ed alla eterea bellezza delle melodie.
L'etichetta neofolk, tuttavia, per i nostri risulta essere abbastanza riduttiva dal momento che nel lavoro troverete spunti neoclassici e momenti di puro ambient per dare vita ad una sorta di world music vicina, a volte, a certe soluzioni alla
Dead Can Dance.
Il senso di "internazionalità" che si respira in "Die Welt der dunklen Gärten" viene esaltato dai testi cantati in tedesco, francese ed inglese e dall'alternarsi della voce maschile e femminile poggiate su un tappeto percussivo tanto semplice quanto mellifluo che non rinuncia, a volte, ad "accelerazioni" davvero interessanti ed ottimamente congeniate.
Intrecci di chitarre acustiche e sintetizzatori sempre molto "gentili" completano il quadro di un lavoro delicato ed ammaliante.
Se siete alla ricerca di un suono caldo, carezzevole, sognante, gli Hekate fanno al caso vostro.
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