Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2004
Durata:42 min.
Etichetta:Black Mark
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. CROWNED IN THORNS
  2. INFERNAL MAJESTY
  3. CELL 666
  4. I CON
  5. 7TH THRONE
  6. BENEATH THE LIES OF PROPHECY
  7. REIGN OF CHAOS
  8. BEAUTY OF DEATH
  9. METEMPSYCHOSIS

Line up

  • Fredric Edin: vocals
  • Leif Högberg: keyboards
  • Mattias Edin: guitars
  • Henrik Johansson: guitars
  • Daniel Lindgren: bass
  • Dennis Bobzien: drums

Voto medio utenti

Nell'ascoltare per la prima volta questo "Cell666" si viene subito travolti dall'innegabile somiglianza con gli ormai famosissimi Dimmu Borgir. Chiunque abbia ascoltato "Enthrone Darkness Triumphant" o "Spiritual Black Dimensions" troverà nella musica degli Apostasy una grandissima quantità di punti d'incontro con la band norvegese nonchè un sacco di riff di chitarra e parti di tastiera talmente simili (per non dire uguali) a quelli dei Dimmu Borgir da rimanerne quasi sorpresi!! Nonostante tutto però, devo dire che le songs di "Cell666" non sono così spiacevoli, anzi! Le parti sinfoniche ed atmosferiche create dalle tastiere sono davvero vincenti e i riff e le melodie di chitarra sono sempre al posto giusto. Le canzoni sono anche immediate ed entrano facilmente in testa grazie soprattutto alla varietà del registro di suoni scelto dal tastierista. Andiamo dai cori sinfonici al pianoforte, dagli archi atmosferici ai suoni lugubri in stile Cradle of Filth dell'era "Cruelty and the Beast". Finalmente poi, mi trovo davanti ad un gruppo black metal esordiente che ha l'intelligenza di proporre delle canzoni tutto sommato corte e dalla struttura ben organizzata. Ci sono infatti fin troppe bands che si presentano con canzoni lunghe 7/8 minuti o più, ricche di parti intricate e arrangiamenti senza capo nè coda, e questo è sicuramente un punto a favore per i sei ragazzi svedesi. In definitiva insomma, "Cell666" è un lavoro valido dove le canzoni funzionano bene e riescono nel loro intento di intrattenere l'ascoltatore per tutti i 42 minuti. Inoltre pur non trattandosi di una band originale (e qui rimarco la loro estrema somiglianza con i Dimmu Borgir), le composizioni non dispiacciono, sono eseguite egregiamente e rimangono nel nostro lettore cd più che volentieri!
Recensione a cura di Davide 'Damnagoras' Moras

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