Ci ho provato in tutte le maniere, ve lo giuro. Ma questo mischione di hard ‘n’ heavy, alternative e stoner a me proprio non va giù.
La band norvegese arriva con questo
Black Arts & Crooked Tails a presentarsi al mercato europeo e mondiale raccogliendo il meglio di quanto fatto con i primi 4 dischi. Dopo tanti, tanti e ancora tanti ascolti, però, quello che non si riesce a comprendere è il senso compiuto di una proposta che vorrebbe apparire nuova ma che non fa altro che miscelare cose trite e ritrite aggiungendo ben poco di personale e artisticamente degno di nota. Le canzoni scorrono lente anche quando si mettono a correre e tutto sembra pesante, difficile da digerire. Certo, l’ultima cosa che si può dire di questi ragazzi è che non sappiano suonare, ma tutto ciò è messo al servizio di una quasi sufficienza nel songwriting che non trova rimedio in nessuna delle dieci tracce. Anche il fatto che i pezzi siano presi da qualche anno di carriera non depone a favore della band, perché le differenze tra le diverse “epoche” non sono praticamente percepibili.
Se davvero vi piace, allora vuol dire che abbiamo gusti musicali completamente opposti. Può succedere, eh, ci mancherebbe, ma per me questi dischi non meritano attenzione.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?