Per chi proprio non li conoscesse (e già iniziamo male), i
Bang Tango sono in giro dai tardi anni ’80 e hanno regalato al mondo dell’hard rock almeno un paio di dischi di quelli da tenere bene spolverati sulla mensolina. Nel corso degli anni, pur tra decine di cambiamenti nella line-up, la band è riuscita a proporre dischi con una blanda regolarità, ma un po’ appannati e mai in grado di raggiungere le vette degli origini.
Arrivati nel 2012, i Bang Tango ci riprovano con questo
Pistol Whipped In The Bible Belt, disco che propone ingredienti semplici e chiarissimi: pezzi decisamente melodici, riff di matrice hard rock purissima e suoni essenziali. Senza mai correre troppo, le canzoni scorrono piacevolmente, anche se probabilmente la longevità di questo lavoro non sarà così ampia, dato che comunque qualche limite c’è, soprattutto a livello di effettiva efficacia e tiro. Niente da dire, a mio parere, sulla voce, che tante critiche suscita invece nell’ambiente: scarna, è vero, spesso approssimativa, ma su pezzi cadenzati e pomposi di derivazione hard blues è perfetta.
Una cosa è sicura: questo è il miglior disco fatto dopo la memorabile doppietta iniziale. Se li conoscete e li apprezzate, è un album da avere. Se invece non li conoscete, iniziate almeno da Psycho Cafè e Dancin’ On Coals, poi potete anche passare a questo, un acquisto che può riservare delle soddisfazioni ma che necessita decisamente di un ascolto preliminare.
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