Quinta uscita discografica per i polacchi
Eternal Deformity, band in giro dal lontano 1993, rimasta sempre all'ombra dei riflettori nonostante una proposta musicale di elevato spessore.
"The Beauty of Chaos" prosegue il percorso di
sperimentazione intrapreso dai nostri con il lavoro precedente, una sperimentazione sonora che qui trova la sua sublimazione nonchè la sua quadratura.
Partiti come band doom metal, gli
Eternal Deformity ci offrono oggi una miscela musicale all'interno della quale progressive death metal, power metal oscuro e magniloquente, partiture sinfoniche, virate verso il dark sound, notevole tecnica strumentale si amalgamano in modo convincente lungo brani intricati ma assolutamente non tediosi.
La cura per l'arrangiamento è certamente la marcia in più del gruppo, così come la sua capacità di saper alternare atmosfere differenti ne costituisce il tratto distintivo.
Lungo le otto tracce dell'album ascolterete riferimenti a diverse band molto distanti tra di loro (Mechanical Poet, Edge of Sanity, giusto per citare le prime due a cui ho pensato) per rendervi conto, in fine, che gli
Eternal Deformity assomigliano solo a loro stessi e a nessun altro. Del resto il "marchio" Code666 è sinonimo di originalià e qualità.
Risulta difficile citare un brano in particolare, ma chiunque non conoscesse il gruppo, credo tanti in realtà, dovrebbe dare un ascolto alla magnifica
"Lifeless", apice del lavoro e summa dell'arte dei nostri: scream, voce pulita, arrangiamenti orchestrali, atmosfere dark, eleganza e raffinatezza che si alternano in un caleidoscopio di emozioni e sensazioni difficilmente descrivibili che ci danno la dimensione di un gruppo davvero grande capace di regalarci ottima musica in tutto l'album.
Ottima musica, ecco quello che ascolterete in
"The Beauty of Chaos".
Disco da avere senza dubbio.
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